Missione sorpasso fallita. Ma vincere sul campo della Roma sarebbe stata un’impresa e Marco Zaffaroni non ha nulla da rammaricarsi per quanto fatto dai suoi ragazzi all’Olimpico. “Abbiamo giocato una buona gara al cospetto di una squadra forte – spiega l’allenatore del Verona -. Nel secondo tempo abbiamo creato diverse occasioni ma non siamo riusciti a segnare, è mancata un po’ di lucidità. Quando vai sotto contro la Roma, che difende benissimo, diventa difficile trovare il gol. Peccato, non ci resta che continuare a lavorare per migliorare ancora”.
In tribuna ha destato qualche perplessità il cambio di Lazovic, uscito dopo 15′ della ripresa. Una scelta tecnica per cercare soluzioni diverse. “Abbiamo inserito Braaf che è bravo nell’uno contro uno per cambiare qualcosa là davanti, tutto qui – sottolinea Zaffaroni -. Per noi Lazovic è un giocatore chiave. Oggi è mancato qualcosa dal punto di vista tecnico più che mentale. In generale è su questo che dobbiamo lavorare di più, perché quando gli avversari si chiudono se non hai qualità le giocate non riescono e finisci per perdere. Dobbiamo essere meno frenetici”.
Chiusura sulla lotta salvezza. “Le energie nervose faranno la differenza – conclude Zaffaroni -. Se la testa gira, allora girano anche le gambe e ti riescono le giocate tecniche. Ora che abbiamo recuperato terreno la pressione crescerà, è normale. Dovremo essere bravi a gestire lo stress, è un passo che dobbiamo fare se vogliamo salvarci”.
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