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Serie A

Allegri e Mourinho, compattare l’ambiente per l’impresa europea

I due allenatori pensano al ritorno di Europa League ma, in primis, a compattare due ambienti non semplici…

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Foto: LaPresse

Massimiliano Allegri da Livorno. José Mourinho da Setubal. Sono tanti i tratti che accomunano questi due grandi tecnici. Carriere che parlano per loro, certo, ma non solo. L’allenatore della Juventus prima, quello della Roma poi, stanno cercando due imprese simili. Non stiamo parlando tanto del mero risultato sportivo in campo, specialmente parlando del campionato italiano. In questo periodo storico stanno provando a compattare i rispettivi ambienti, soprattutto in vista di quello che accadrà giovedì.

Il mirino sull’Europa League

Giovedì 23 gennaio, la data segnata con un circoletto rosso sul calendario con il pennarello. Alle ore 18.45 la Juventus se la dovrà vedere contro il Nantes allo stadio della della Beaujoire, mentre alle ore 21.00 allo stadio Olimpico i giallorossi ospiteranno il Red Bull Salisburgo. Due match valevoli per il ritorno degli spareggi playoff dell’Europa League 2022-2023. I bianconeri partono dallo scialbo 1-1 dell’Allianz Stadium, mentre la squadra della capitale dovrà ribaltare lo 0-1 incassato in Austria.

All’inizio fu Max…

Qualche partita fa, Max Allegri ha bisticciato con un tifoso (o più, non è dato a sapersi) “reo” di avere fischiato qualche giocatore juventino. Kean in primis, De Sciglio in secundis, ma non solo. Una presa di posizione seccata del tecnico livornese, che ha stigmatizzato quel comportamento e ha richiesto maggiore rispetto per i sui ragazzi, in un momento particolarmente difficile della stagione. Poche ore fa, dopo la sfida tra Roma e Hellas Verona, Josè Mourinho ha fatto lo stesso con i propri supporters.

Le  parole dello Special One

Nel post-gara vinta contro gli scaligeri, il tecnico portoghese ha voluto mettere qualche puntino sulle “i”. “Mi spiace che la gente non capisca le circostanze difficili in cui lavoriamo e quanto stiamo facendo bene. Io sono molto grato a questi ragazzi. Ok i sold-out, ma ci sono ambienti e ambienti. Se la squadra ci spinge è una cosa, se invece è come stasera che la gente fischia al primo passaggio sbagliato, non ci aiuta. Non abbiamo né Cafu né Maicon, ma la gente non capisce come stiamo lavorando bene. Bove è più tifoso degli ultras, fa bene e cresce. Doveva andare in prestito in Serie C, oggi è titolare nella Roma. Certo la stampa non aiuta perché sono tutti fenomeni tranne la Roma, che vince solo per fortuna o palle inattive. A me non servono complimenti, alla squadra e ai ragazzi sì. Devo proteggere i miei ragazzi che meritano di più”. 

Realtà simili. Destini comuni?

Come detto in questa stagione Juventus e Roma si assomigliano molto. Due squadre che concedono poco allo spettacolo ma badano decisamente al solo. La filosofia dei rispettivi mister è nota e ben chiara. Prima pensiamo ai punti, poi a tutto il resto. Per un motivo o per un altro entrambe stanno procedendo con vittorie magari non scintillanti, ma con una situazione di classifica positiva (al netto del -15 inflitto ai bianconeri). Ora tutto andrà trasportato nel match di ritorno in Europa League. Un giovedì davvero di fuoco per Max Allegri e José Mourinho. Due allenatori in primo luogo, ma anche due capipopolo per questo momento difficile.

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