Nell’imminenza del match tra Eintracht Francoforte e Napoli ha parlato il direttore sportivo dei partenopei, Cristiano Giuntoli. Il vero e proprio artefice di un collettivo straordinario che sta dominando la Serie A, ma che stasera darà il via alla sua seconda fase della Champions League. Si inizia con l’andata degli ottavi di finale, ovvero il match in casa della squadra allenata da Oliver Glasner.
Un altro capitolo della cavalcata azzurra
Il direttore sportivo ex-Carpi racconta ai microfoni di Sky le emozioni della squadra a pochi minuti dal fischio d’inizio. “Siamo ovviamente un po’ testi, dopotutto qualcuno della rosa è un debuttante a questi livelli ma, come si è visto, hanno già ampiamente dimostrato di poter affrontare queste gare nel migliore dei modi. Siamo fiduciosi, ma sappiamo che non sarà facile. Cosa mi rende orgoglioso di questo gruppo? Un solo aggettivo non è facile. Direi che è affamato”.
La scelta di Mathias Oliveira
Cristiano Giuntoli passa poi ad analizzare una delle scelte che più hanno sorpreso nella vigilia della sfida. Mario Rui partirà dalla panchina, mentre l’uruguaiano sarà nell’undici titolare: “Credo che uno dei pregi di questo Napoli sia che nessuno è titolare e nessuno è riserva. Abbiamo tanti titolari. Mario Rui lo è, come Oliveira. Anche chi gioca di meno è titolare. Di volta in volta il mister sceglie chi mandare in campo dall’inizio e mi pare che i risultati gli diano ragione”.
Come gestire il ruolo di favoriti
Il diesse dei campani non vuole prendere per buona questa definizione e preferisce abbassare i toni: “Non pesa, ma non penso sia la giusta definizione. Attenzione perchè loro sono una bella squadra, piena di ragazzi forti che sono sicuro faranno parlare di loro nei prossimi anni. Io vedo un duello alla pari. Qualche nome? Ovviamente Kolo Muani, preso a parametro zero, davvero un innesto eccellente, ma nel complesso sono una rosa di livello. I vari Lindstrom, Ndika e Kamada, per esempio, sono giovani e forti”.
Il futuro di Giuntoli
L’artefice della rosa partenopea viene poi pungolato sul suo futuro. Le richieste per il diesse non mancano. Rimarrà a Napoli? “Io ho un contratto fino al 2024 e non ho il minimo problema. Non c’è bisogno di avere attestati di stima particolari, ho un ottimo rapporto con il presidente. Dobbiamo pensare al futuro piuttosto. La prossima sfida è sempre la più importante e, invece che pensare a quel che di buono abbiamo fatto, dobbiamo imparare dagli errori commessi”.
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