Un bel o brutto giorno doveva succedere. Khvicha Kvaratskhelia disputa la peggiore partita da quando gioca in Italia con la maglia del Napoli. Lo fa con l’Eintracht Francoforte anche perché l’allenatore avversario crea una gabbia con diversi uomini su di lui e finisce per scoprire l’altro lato, dove Lozano sembra Bruno Conti.
Il georgiano salta pochissime volte l’uomo, non riesce a entrare nel campo e creare disordine nella difesa avversaria partendo dal mezzo spazio, non arriva mai al tiro in maniera pulita e non ha mai il tempo giusto per l’assist. Non fa di sicuro la partita a cui ormai siamo abituati.
Il ticket Tuta-Buta
Il ticket Tuta-Buta lo incasina: sono fisici, pressano forte e non lo aspettano, grazie a Kamada riescono anche a tagliare i rifornimenti di Zielinski che non lo trova mai. A tutto questo poi bisogna aggiungere che sbaglia un rigore ed è spesso anticipato anche perché dopo il rigore è un po’ abbattuto.
Detto tutto questo, Kvara che ha prodotto ieri sera? Si è letteralmente inventato il secondo gol del Napoli con una serie di scambi, entrando nel campo e passando da una fascia all’altra. Ha disorientato completamente gli avversari, che lasciano un buco centrale dove ci si è infilato il laterale destro (eh com’è cambiato il calcio) servito così bene che non deve adattare né il passo né la rincorsa per il tiro. Sì perché Kvara l’assist alla fine lo fa, ed è di tacco.
La peggior partita di Kvara in Italia con assist di tacco, secondo gol creato dal nulla e altre giocate sparse qua e là, da dire, soprattutto dopo che l’Eintracht è rimasto in dieci. Sembra una critica troppo pesante, ma il livello del 77 è così alto che ci aspettiamo partite da Oscar quanto prima.
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