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Champions League

Liverpool-Real, la notte da incubo dei portieri. E Karius prepara la rivincita

Courtois e Allison regalano un gol a testa, l’ex Reds è pronto a giocare una finale dopo Kiev

Real Madrid's Vinicius Junior, left, scores his side's second goal in front Liverpool's goalkeeper Alisson during the Champions League, round of 16, first leg soccer match between Liverpool and Real Madrid at the Anfield stadium in Liverpool, England, Tuesday, Feb. 21, 2023. (AP Photo/Jon Super)

Liverpool-Real Madrid non è una partita semplice per i portieri. Ne sa qualcosa Loris Karius, i cui errori spianarono la strada ai Blancos nella finale del 2018 segnandogli la carriera. Ma nemmeno Allison, il suo successore, e Thibaut Courtois sono rimasti immuni da quella che sembra essere una partita maledetta per gli estremi difensori. Nel 5-2 con cui i Blancos hanno espuganto Anfield nell’andata degli ottavi di Champions League, infatti, i due numeri uno hanno regalato il secondo gol agli avversari.

Rete bonus ad Anfield

Si è trattato di una sorta di rete bonus che i due portieri hanno concesso agli avversari. Gol simili in tutto e per tutto, originati da un’eccessiva confidenza di Courtois prima e Allison poi nella gestione del pallone con i piedi. Sarebbe comunque sbagliato limitare lo sguardo ai soli portieri. Tuttavia c’è molto del loro in entrambe le reti, con analogie e differenze, ma sempre di errore del portiere si tratta.

La consapevolezza di Courtois

La palla che si è trovato a gestire il belga era obiettivamente complicata, ma l’estremo difensore dei Blancos ha comunque tentato di addomesticarla e ripulirla, tergiversando troppo e muovendosi con troppa goffaggine sulla pressione di Salah tanto da regalare la sfera all’egiziano. In qualche modo Courtois sa che l’errore incombe su di lui, si accorge che sta per combinare la frittata. Nella sequenza al rallenty si vede chiaramente il portiere del Real passare in sequenza diversi stati d’animo: baldanzosità sul primo controllo, solitudine nel non vedere ricevitori liberi, affanno nel gestire la palla rimbalzante,  disperazione all’involontario tocco di ginocchio.

Lo stupore di Allison

Allison, al contrario, arriva sul pallone sicuro di sé, senza dubitare del fatto che risolverà anche questa situazione senza dare importanza al fatto che il retropassaggio di Joe Gomez sia un po’ pigro. Il portiere brasiliano certamente sottostima la capacità di Vincius di bruciare lo spazio che ha davanti a sé, ma non è turbato da quanto gli accade intorno. L’estremo difensore del Liverpool tiene gli occhi fissi sulla sfera, non è sfiorato dal dubbio che basterebbe uno stop semplice, col piede destro – il suo piede – per aprirsi il campo alla sua sinistra in tutta comodità. Allison vuole calciare la palla e si distingue il momento in cui il suo cuore si infange: è esattamente il momento in cui la palla si infrange sui piedi di Vinicius provocando lo stupore del portiere che poi si dispera come un innamorato inconsolabile.

A Newcastle Karius sorride

Nel frattempo Karius, antieroe involontario di quel Liverpool-Real Madrid del 2018 torna a nuova vita calcistica. I prestiti al Besiktas e all’Union Berlino non sono andati benisismo, nemmeno la firma da svincolato col Newcastle a fine estate sembrava lasciare presagire qualcosa di buono, anche perché le gerarchie erano chiare: il tedesco si gioca il ruolo di terzo portiere con Mark Gillespie. Se la relazione con Diletta Leotta ha riportato il portiere ex Liverpool al centro della scena, il regolamento della Carabao Cup lo riporterà, con ogni probabilità, al centro del campo domenica 26 febbraio alle 17.30 quando il Newcastle giocherà la finale contro il Manchester United.

Chance di rivincita

La chance per Karius nasce da circostanze inaspettate: il titolare Nick Pope è stato espulso in campionato, ma sconterà la squalifica in Coppa, mentre il secondo portiere, Martin Dubravka ha già giocato con il Manchester United nella competizione prima di tornare al St. James’ Park e non può essere schierato. Karius dunque potrebbe prendersi la sua rivincita, anche se la gita a Milano dalla compagna all’inizio della settimana che lo riporterà in campo due anni dopo l’ultimo match giocato non ha fatto piacere ai tifosi dei Magpies.

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