Seguici su

Ciao, cosa stai cercando?

Conference League

Conference League, avversario Lazio: analisi AZ Alkmaar, attenzione a Pavlidis

Il tecnico Pascal Jansen propone un gioco molto offensivo, con quattro attaccanti e un mediano d’esperienza come Jordy Clasie.

Jesper Karlsson (© LaPresse)

La Lazio di Sarri non ha badato né allo spettacolo né all’estetica nella trasferta di Cluj, che gli ha dato il passaggio del turno in Conference League. Allo Stadio Constantin Rădulescu serviva una prova di carattere e impegno per 90 minuti e quello ha ottenuto il tecnico toscano dai suoi ragazzi. Ora c’è da affrontare gli ottavi di finale e gli avversari sono gli olandesi dell’AZ Alkmaar. Si giocherà martedì 7 marzo, alle ore 18.45 a Roma, mentre il ritorno è per giovedì 16 marzo, alle ore 21.00 ad Alkmaar.

Il cammino dell’AZ Alkmaar

Gli olandesi si trovano in Conference League grazie al quinto posto nell’Eredivisie dello scorso anno, mentre quest’anno la squadra è terza in campionato, a soli due punti dall’Ajax secondo e a cinque punti dal Feyernoord capolista.

In Conference League ha fatto già un lungo cammino. Nel secondo turno di qualificazione ha eliminato i bosniaci del Tuzla City, nel terzo turno ha superato gli scozzesi del Dundee Utd (1-0 in Scozia per i Tangerines e un tremendo 7-0 in Olanda) e poi nello spareggio finale altra grande vittoria (4-0 in casa) contro i portoghesi del Gil Vicente. Finalmente accedono al gruppo E e lo dominano, con 5 vittorie e una sconfitta, superando il Dnipro, l’Apollon Limassol e il Vaduz.

Come gioca

Pascal Jansen, allenatore dal 2020, è un allenatore offensivo, non lo ha mai negato. Schiera la squadra con una mezzapunta e ben tre attaccanti, creando un rombo offensivo sempre in movimento. I quattro che vorticano in attacco sono spesso il danese Jens Odgaard, cresciuto nelle giovanili di Inter e Sassuolo che fa il ruolo di enganche.

Poi sulle fasce si piazzano lo svedese Jesper Karlsson, un 1998 che piace davvero a tante squadre e negli ultimi mesi si è fatto soprattutto il nome del Napoli. Gioca dove adesso si posiziona Khvicha Kvaratskhelia. Tutti sperano e sognano che il georgiano resti, ma in caso di offerte shock, serve pensare fin da subito a un sostituto. Sulla sinistra Sven Mijnans, classe 2000.

La stella della squadra

Non c’è un giocatore che più di altri emerge in particolare, ma come non citare il finalizzatore del gioco, il centravanti greco Vangelis Pavlidis, il 9 della Nazionale e molto bello anche da vedere.

Insieme a lui la mezzala d’esperienza del team, Jordy Clasie, un calciatore che prometteva tanto e che ha comunque 17 caps con gli Orange. Insieme a lui nella mediana formata da due giocatori, Tijjani Reijnders.

La difesa è il punto debole

La difesa non è imperforabile. In Eredivisie quest’anno ha già preso 27 gol, mentre nel girone di Conference League, contro avversari non irresistibili, i gol subiti sono stati sei. I centrali sono l’altro greco della squadra, Pantelis Chatzidiakos, anche lui titolare in Nazionale, e Wouter Goes, classe 2004, che è atteso dopo essere passato anche nelle giovanili di Arsenal e Ajax. Manca Bruno Martins Indi per infortunio, non il difensore del secolo ma in questa squadra sapeva dare sicurezze. I laterali sono il giapponese Yukinari Sugawara e l’altro giovane molto interessante, l’ungherese Milos Kerkez, classe 2003, passato per le giovanili del Milan e oggi cercato proprio dai rossoneri.

Che partita sarà?

Giocare contro una squadra così offensiva, che spinge forte per 90 minuti non è facile. Bisogna reggere, essere equilibrati in campo e non correre dietro di loro, ma farli correre all’indietro. Serve un buon risultato all’Olimpico all’andata, così al ritorno si può giocare di rimessa e con Immobile in campo aperto la Lazio può fare male.

Continua a leggere le notizie di OA Sport Calcio e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *