Dopo la bellissima vittoria a Nantes, in cui Angel Di Maria ha dimostrato tutto il suo potenziale e tutto quello che può portare alla Juventus, i bianconeri negli ottavi di finale dell’Europa League incontreranno i tedeschi del Friburgo, con l’andata all’Allianz Stadium, giovedì 9 marzo alle ore 21.00 e il ritorno da disputare presso l’Europa Park Stadion di Friburgo, il 16 marzo alle ore 18.45.
Il cammino del Friburgo
La squadra allenata da Christian Streich ha ottenuto la qualificazione nella seconda competizione continentale grazie al bellissimo sesto posto in classifica nella scorsa Bundesliga, a soli 3 punti dal Lipsia che è stato invece ammesso alla Champions League. È invece agli ottavi direttamente e in prima fascia grazie alla vittoria del girone G, in cui ha superato proprio i canarini del Nantes, con una larga vittoria allo Stadio della Beaujoire per 0-4, insieme a Qarabağ e Olympiakos.
Le certezze di Streich
Una se non “la” certezza del Friburgo è proprio l’allenatore, Christian Streich, sulla panchina dei Breisgau-Brasilianer (Brasiliani di Brisgovia, un soprannome che già dice tanto) dal 2011, se non un record nel calcio contemporaneo, ci andiamo molto vicini. Il modulo è lo stesso da anni e i calciatori lo applicano alla perfezione. È il 4-2-3-1 con la fascia di mezzali che sanno molto bene ridefinire i propri compiti, abbassandosi o alzandosi a seconda delle esigenze.
Se il portiere titolare è l’olandese Flekken, la linea a quattro di difesa si impernia sul duo di centrali molto bravi nel difendere sull’uomo. Sono Matthias Ginter, nel giro della Nazionale tedesca, e Philipp Lienhart, presente invece in quella austriaca, un 1996 a cui tutti stanno guardando con grande interesse. La difesa del Friburgo in Bundesliga ha subito 31 gol un risultato buono ma non ottimo, mentre in Europa League solo tre gol, meglio di loro con due Real Sociedad e Union Berlino.
La stella della squadra
I mediani sono due corridori, Hofler e Maximilian Eggestein, per tanti anni colonna del Werder Brema con il fratello Johannes. Se chi si occupa della parte difensiva, ci sono anche i laterali Kubler e Gunter perlopiù votati alla difesa, è un gruppo molto difficile da superare, le stelle della squadra sono nella fascia delle mezzali, in particolare sugli esterni. Da una parte c’è il giapponese Ritsu Doan, l’uomo che ha bucato le porte di Germania e Spagna ai Mondiali in Qatar, non due Nazionali qualsiasi e dall’altra parte il nostro Vincenzo Grifo.
Grifo, nato a a Pforzheim da genitori italiani, padre di Naro (provincia di Agrigento) e madre di Lecce, gioca con una certa continuità nella squadra di Mancini e questa stagione sta facendo faville in Germania. Ha già segnato 11 gol in campionato e 2 in Europa League e ha timbrato una doppietta anche in Albania con la maglia azzurra. È veramente on fire Grifo qeust’anno e lo deve anche al lavoro del centravanti, l’austriaco Michael Gregoritsch, che si da un sacco da fare per aprire spazi in cui spesso sa inserirsi anche la terza mezzala della squadra, Lucas Höler.
Che partita sarà?
Non sarà una partita facile per la Juve, che deve immaginare anche di fare risultato in Germania e non è assolutamente semplice. Le carte pesanti da giocare sono però della Juve, che può mettere in campo un tridente come Vlahovic, Di Maria, Chiesa, ma il Friburgo, in questo momento al quarto posto in Bundesliga con 40 punti, è uno scoglio duro da affrontare.
Continua a leggere le notizie di OA Sport Calcio e segui la nostra pagina Facebook