“Mike e Zlatan sono due leader, non sono solo degli ottimi giocatori. Averli in campo ci aiuta tantissimo. Ora pensiamo alla prossima partita, avremo due squalificati e giocheremo su un campo molto difficile”. Stefano Pioli è molto soddisfatto della prestazione fornita dai suoi ragazzi contro l’Atalanta ma tiene i piedi per terra. Come sempre. Guarda al presente con ritrovato ottimismo e pensa già al futuro con grande attenzione. E un piccolo appunto lo fa, a tutta la squadra: “Dovevamo chiuderla prima – sottolinea -, non possiamo sperare di vincere sempre 1-0”.
La prestazione, però, resta di ottimo livello. E Pioli ci tiene a sottolinearlo. “L’intensità e l’energia sono state quelle giuste, abbiamo gestito bene la palla – spiega -. Dobbiamo fare ancora tanti punti per arrivare nelle prime quattro ma il fatto di avere vinto quattro gare di fila, cosa che non era mai successa quest’anno, ci dà grande fiducia. Dare continuità era molto importante e ci siamo riusciti”. Per di più battendo una diretta concorrente per la Champions League.
Il tecnico emiliano torna anche sul momento buio, il gennaio maledetto del suo Milan. “Sulla coesione e sul gruppo non ho mai avuto dubbi. Le sconfitte ci avevano tolto fiducia e poi sono arrivate prestazioni al di sotto del nostro livello. Le vittorie, come sempre accade, ci hanno ridato serenità e voglia di fare le cose nel modo giusto. Ora possiamo tornare a giocare il nostro calcio. La preparazione atletica? Non l’abbiamo modificata. E comunque è sempre la testa che conta”.
Un ultimo flash sulla parte tattica. “Theo ha giocato più dentro il campo questa sera – conclude Pioli -, l’avevamo preparata così e ha funzionato. Ogni tanto le cose vanno per il verso giusto, altre no. Ora sotto con la Fiorentina”
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