A 75 anni non ha intenzione di mollare, anzi. Zdenek Zeman torna ad allenare. Lo fa nella “sua” Pescara, dove da domani vivrà una terza vita sportiva. Già, perché il tecnico boemo alla fine ha detto sì alla corte del presidente Daniele Sebastiani, che lo ha convinto ad accettare. Dopo la promozione dalla Serie B alla A del 2012 (quella arrivata con Immobile, Insigne e Verratti) e l’esonero del 2018, Zeman fa ritorno nuovamente sulla panchina biancazzurra. In quel fantastico 2012 il direttore sportivo era Daniele Delli Carri, l’uomo che ha deciso di puntare ancora una volta sul tecnico per andare a caccia di un nuovo miracolo.
La scorsa estate il boemo era stato a un passo dal ritorno in riva all’Adriatico, con la società che alla fine scelse Colombo. Alla base anche le frizioni avute con il patron Sebastiani sia nella sua precedente avventura biancazzurra sia di recente, dopo la pubblicazione da parte di Zeman del libro “La bellezza non ha prezzo”. Ma la voglia e l’entusiasmo del tecnico di tornare ad allenare hanno prevalso su tutto.
Zeman firmerà un contratto fino al prossimo 30 giugno, con rinnovo automatico in caso di promozione in Serie B. Il boemo crede di potercela fare (il Pescara oggi è terzo nel girone C, a -16 dal Crotone secondo della classe) ed è pronto a rituffarsi sul campo con la voglia di rianimare una squadra che nell’ultimo turno, a Cerignola, ha dimostrato di avere più di un problema al di là della sconfitta per 1-0. L’obiettivo è quello di mantenere il terzo posto davanti al Foggia, l’altra squadra con cui il boemo ha scritto pagine di storia, che insegue a due punti di distanza.
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