Napoli 65 punti. Inter 47. Milan 47. Lazio 45. Roma 44. Atalanta 41. Questa è la classifica della Serie A 2022-2023 dopo la 24a giornata di campionato. Come si può vedere i partenopei ormai sono ad un passo dal terzo Scudetto della loro storia, mentre la lotta per gli altri tre posti validi per la Champions League si fa sempre più serrata tra cinque squadre. Rimane solo un grande, enorme, asterisco. Andiamolo ad analizzare.
Una classifica parziale
Ma, sono davvero cinque, o sono sei le squadre coinvolte nella bagarre per la Champions League? La domanda è assolutamente calzante. Come si può valutare la situazione della Juventus? Com’è ben noto ai bianconeri sono stati inflitti 15 punti di penalizzazione per la questione legata alle plusvalenze e sono stati comminati nella serata di venerdì 20 gennaio. Un “fulmine a ciel sereno” distante poche ore dalla riapertura del processo che, in prima istanza, era stato respinto. Tralasciando in questo momento le questioni di tribunale, la domanda che rimane non può che essere una: “La penalizzazione inflitta durante la stagione, ha falsato il campionato”? In un modo o nell’altro, la risposta non può che essere sì, senza dimenticare che potrebbe incidere anche nella seconda parte del campionato. Proviamo ad analizzare le varie motivazioni.
Situazione Juventus
La “mazzata” dei 15 punti di penalizzazione (dopo una richiesta iniziale di 9, giova ricordarlo) ha fatto saltare per aria ogni ragionamento sulla stagione dei bianconeri. Da quel venerdì di gennaio in avanti tutto è cambiato e, al momento, non è ancora dato a sapersi come si svilupperà la situazione. Ad ogni modo, la notizia è esplosa fragorosa alla Continassa e, gioco forza, ha inciso in maniera pesantissima sul gruppo. Il 3-3 contro l’Atalanta è stato vissuto più di nervi che di testa, mentre lo 0-2 contro il Monza aveva messo in mostra una formazione letteralmente svuotata di energie sotto ogni punto di vista. Da quel momento in avanti mister Max Allegri ha saputo rimettere in carreggiata una compagine che rischiava di sbandare paurosamente e ha saputo ottenere 4 vittorie consecutive (l’ultima il 4-2 nel derby contro il Torino), ma il giudizio sulle plusvalenze non può che avere contribuito a “falsare” l’andamento dei bianconeri.
Situazione Serie A
Se la decisione della Corte d’Appello Federale come abbiamo detto in apertura rischia di avere “falsato” anche la stagione nel suo complesso. La classifica va letta come abbiamo proposto in apertura dell’articolo, con un asterisco sulla Juventus, con i 15 punti in meno oppure con i 15 che potrebbero essere restituiti? In questo momento, fa impressione dirlo, la squadra torinese sarebbe al secondo posto. Esattamente a 15 punti dalla capolista Napoli. I casi della vita, come si suol dire. In questo caso la classifica sarebbe rivoluzionata, con le milanesi, le romane e l’Atalanta costrette a rimboccarsi le maniche ulteriormente per raggiungere la prossima Champions League. Al momento le contendenti sono 5, ma potrebbero essere 6. Sempre questione di numeri…
Situazione in caso di restituzione punti
Nel breve volgere di un mese dovremmo sapere come si dipanerà la questione legata alle plusvalenze. Il Collegio di Garanzia del CONI si esprimerà dopo aver letto il ricorso del club bianconero. A rigor di logica, o di legge, i punti di penalizzazione saranno confermati o rimossi in toto. In teoria, infatti, non sarebbero previste decurtazioni. Ma, come accaduto nelle scorse settimane, la giustizia sportiva italiana spesso sa sorprendere. Se, quindi, alla Juventus saranno restituiti i 15 punti si creerebbe un vero e proprio “unicum” che, in quel caso senza ombra di dubbio, avrebbe falsato il campionato. Da un lato una società avrebbe vissuto una “mazzata” (poi rimangiata) che avrebbe potuto rovinare una intera stagione. Dall’altro lato le rivali avrebbero vissuto una corsa alla zona Champions League con una rivale con un asterisco poi rimosso. Tutto questo, come si può capire, non ha molto senso. La voglia di “rapidità estrema” della giustizia sportiva italiana potrebbe avere lasciato macerie di non semplice spiegazione. E, il già malandato calcio di casa nostra, ne avrebbe fatto volentieri a meno.
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