In questa stagione buia e tempestosa, in casa Juventus, andava trovato qualcuno che facesse da parafulmine. Un giocatore in grado di liberare le menti di tutti i compagni di squadra per allontanarli dalle vicende giudiziarie extra campo. Perché si, esistono calciatori che magari si lasciano influenzare maggiormente da avvenimenti che riguardano la società bianconera oltre il rettangolo di gioco. Era necessario qualcuno che nonostante i 15 punti di penalizzazione in campionato, non rinunciasse a lottare in giro per l’Italia per tenere alto il nome della Vecchia Signora e non scendesse in campo ogni domenica allo stadio con la sola voglia di aspettare il 90′ e dunque il triplice fischio.
Juventus: la fame del campione
Per sua fortuna la Juventus ha trovato un uomo con queste caratteristiche. Un calciatore vincente e con una storia che parla per lui, ma che ha ancora la fame e la voglia dei grandi campioni: il suo nome è Angel Di Maria. L’argentino Campione del Mondo in carica dopo il successo in Qatar a dicembre, è evidente quanto sia più di una spanna sopra gli altri. A parlare per lui sono i gol e le grandi giocate, oltre a due spalle che fanno provincia e si sono sobbarcate il peso di portare a termine una stagione tutt’altro che memorabile. Adesso i bianconeri non possono più lottare per lo scudetto, è evidente, ma rimane un’ultima spiaggia: l’Europa League. Ed il Fideo può essere determinante.
La Zebre sono arrivate a giocare la seconda competizione Europa per club, dopo aver lasciato malamente e anticipatamente (ai gironi) la Champions League. E se il sogno “Coppa dalle grandi orecchie” rimane e rimarrà un’utopia ancora per un’altra stagione, quello Europa League può non essere troppo distante. Certo più avanti nel cammino si incontreranno squadre attrezzate e costruite per vincere un torneo del genere, ma nel calcio si sa, ogni partita è a sé. Nella serata di ieri all’Allianz Stadium Massimiliano Allegri e i suoi uomini, dopo aver eliminato il Nantes nel turno precedente, hanno vinto di misura contro il Friburgo di Grifo, nella gara d’andata degli ottavi di finale. Il ritorno sarà di certo complicatissimo ma si partirà con un vantaggio.
La forza di arrivare sino in fondo in Europa League
Il percorso resta ancora chilometrico e impervio, ma le basi ci sono. La Juventus da quando è approdata in Europa League sembra non sbagliare un colpo. La difesa si è magicamente solidificata con il capitano Danilo vero traghettatore. Il centrocampo ha studiato bene i termini sostanza e interdizione, e con il recupero definitivo (ci si augura dalle parti della Continassa) di Pogba che ha già vinto la competizione con lo United, si può avere quel salto di qualità in più. Mentre l’attacco (così come l’intera formazione) è trainato da Di Maria e seppur più sottovoce (ma non troppo), da un altro giocatore che ha nel proprio palmarès può vantare questo trofeo: Filip Kostic. Chiedete in Germania, nella zona di Francoforte, i tifosi dell’Eintracht sapranno rispondervi. Quindi ad oggi, alla domanda: “ma la Juventus, può dire la sua e arrivare sino in fondo in Europa League?“. La risposta sarebbe sì.
Foto: LaPresse
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