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Calcio italiano

Inzaghi nell’occhio del ciclone: i capi di imputazione e la Champions League all’orizzonte

La trasferta di Oporto rischia di valere una intera stagione per i nerazzurri e, soprattutto, per il loro tecnico…

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Simone Inzaghi (© LaPresse)
Foto: LaPresse

Martedì 14 marzo 2023. Estádio do Dragão di Oporto. Il match: Porto-Inter, valevole come ritorno degli ottavi di finale della Champions League 2023. Si riparte dall’1-0 dell’andata griffato Romelu Lukaku. Novanta minuti o, perchè no, anche centoventi e oltre, che decideranno quale delle due contendenti raggiungerà il turno successivo della massima competizione continentale per club. Decideranno quello, certo, ma anche  molto di più, a quanto pare…

Una partita che vale una stagione

Quando si parla di Champions League, gira e rigira, la posta in palio è sempre elevatissima. Un quarto di finale è sempre un traguardo non certo scontato per una squadra italiana in questo periodo storico e, non ultimo, gli introiti che ne deriverebbero sono sempre una boccata d’ossigeno non da poco per le casse di un club. Figuriamoci quelle dell’Inter che, da tempo, non vivono momenti di “vacche grasse” come ai tempi della presidenza di Massimo Moratti. Ma, c’è anche un altro aspetto da valutare con notevole attenzione: il destino di Simone Inzaghi.

La situazione di Simone Inzaghi

Il tecnico piacentino si giocherà molto, se non tutto, nella sfida di Oporto. Non ha senso nascondersi dietro un dito. In caso di rimonta dei portoghesi e, quindi, di conseguente eliminazione dei nerazzurri, il futuro del tecnico che in pochi mesi ha portato a Milano due Supercoppe e una Coppa Italia, potrebbe davvero essere appeso ad un filo. I risultati di questa annata non sono propriamente scintillanti e un eventuale passo falso anche a livello europeo potrebbe aprire scenari del tutto inattesi fino a poche settimane fa. Non tanto perchè uscire agli ottavi sarebbe una “onta”, quanto perchè il sorteggio aveva consegnato ai nerazzurri la migliore rivale possibile, creando una chance da non farsi scappare. Come appare lontana, oggi, la serata di Riyad con il derby vinto in Supercoppa. Il momento più alto della stagione nerazzurra.

Un andamento insufficiente

Numeri alla mano, e risultati alla mano, il cammino dell’Inter in questo 2022-2023 rimane molto al di sotto delle attese. Tralasciando per un momento un Napoli che sta facendo storia a sé ormai da mesi, i nerazzurri in campionato hanno già totalizzato 8 sconfitte in 26 turni e sono ampiamente in ballo nella lotta per i tre posti rimasti per la prossima Champions League. Con la rosa a disposizione di mister Simone Inzaghi, questo traguardo doveva già essere stato messo in cascina e, invece, la sensazione è che sarà da conquistare fino all’ultima giornata, tenendo bene a mente che, in caso di revoca della penalizzazione della Juventus, la salita si farebbe ancora più dura.

Di cosa viene accusato Simone Inzaghi?

Le “accuse” che vengono rivolte dai tifosi nerazzurri al loro allenatore, spesso non del tutto infondate, partono dal non sapere motivare la squadra anche nelle partite sulla carta più semplici (quelle che poi alla lunga fanno la differenza in ottica Scudetto), passando per il non essere un tecnico da “lunghe distanze” ma più da partite secche (i trofei, in effetti, non mancano), fino ad alcune criticità nella gestione del 90 minuti, con cambi talvolta cervellotici e prematuri per evitare un doppio giallo, con la sensazione di non essere particolarmente malleabile dal punto di vista di schemi e dettami tattici.

Tutto in una partita?

Ma, torniamo all’Estádio do Dragão. Martedì sera nello stadio lusitano si aprirà un bivio. Il passaggio del turno dell’Inter, a meno di imprevedibili crolli nel prosieguo del campionato, garantirà la conferma del tecnico ex-Lazio anche in vista della prossima stagione. Una eliminazione, invece, rimetterà tutto il bilico. L’ambiente ed i tifosi stanno storcendo parecchio il naso nei confronti di Simone Inzaghi e i nomi di possibili sostituti stanno già iniziando a farsi largo. Su tutti quello di uno dei protagonisti del triplete di mourinhana memoria, ovvero Thiago Motta, che sta facendo decisamente bene a Bologna. Tutto in 90 minuti (salvo supplementari e rigori) per Simone Inzaghi. Quando una partita vale per l’immediato ed il futuro di una squadra, del suo bilancio e del suo tecnico…

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