Il Napoli ieri aveva di fronte a sé una partita molto difficile, forse la più difficile di questa stagione. Non era solo il livello dell’avversario, comunque ottimo perché stiamo parlando dell’Atalanta di Gasperini con quasi tutti i titolari in buona forma fisica, ma del fatto che bisognava affrontare un’ottima squadra dopo aver perso contro la Lazio la settimana scorsa.
Il tiro di Vecino
Fino al tiro di Vecino il Napoli sembrava una favola color rosa shocking, capace di stordire gli avversari in mezzo a nuvole di profumo che inebriavano l’ambiente e mandavano in estasi i tifosi. Poi quel tiro ha strappato una specie di sipario e ci ha fatto vedere il dietro le quinte dello spettacolo.
Bisognava ripartire, ritornare a giocare sulle nuvole ed era difficilissimo. Spalletti, i suoi ragazzi, l’intero ambiente e Napoli tutta lo ha fatto come se nulla fosse successo, perché in fondo, se vai a vedere bene, non era successo proprio nulla, una semplice sconfitta che ci può stare.
Kvara show
Il gioco c’era e c’è sempre stato, già dalla prima partita contro il Verona, i campioni sono anche migliorati perché maturati e poi se non c’è Osimhen a creare meraviglie, ci pensa Kvaratskhelia, come contro l’Atalanta in cui ha mandato in bambola tutta la difesa atalantina per mettere la palla in porta.
Un sogno chiamato Istanbul
Le prospettive adesso come adesso sono diverse e fanno riflettere. Lo scudetto si può perdere solo con un harakiri da libri di storia, la Champions League è un altro livello e bisogna appunto riflettere. Questo Napoli nel prossimo sorteggio può prendere squadre alla sua portata, oppure squadre superiori che però nella doppia sfida hanno problemi.
Così si potrebbe anche arrivare al sogno chiamato Istanbul. Altrimenti un City, un Real o un Bayern ben settati e in forma non sono battibili nel doppio scontro. Però il sogno resta, chi vieta di svegliarsi?
Foto: LivePhotoSport
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