Solo due partite separano la Cremonese dal guadagnarsi un biglietto per l’Arabia Saudita, sede della prossima edizione della Supercoppa Italiana. La riforma della competizione in stile spagnolo che trasforma la manifestazione in una Final 4 da finale secca che era, infatti, apre scenari clamorosi per la squadra allenata da Davide Ballardini nonostante l’ultimo posto in Serie A in coabitazione con la Sampdoria.
Difficoltà
La vittoria contro la Roma dello scorso 28 febbraio aveva interrotto il lungo digiuno senza successi in Serie A, ma da allora sono arrivate le sconfitte contro Sassuolo e Fiorentina che, complice i risultati delle dirette concorrenti, ha riportato il distacco dal quartultimo posto occupato dallo Spezia a 12 punti.
Coppa dei sogni
Per questo il percorso in Coppa Italia che ha condotto i grigiorossi sino alle semifinali è servito anche a tenere viva una squadra che rischiava di smarrirsi nella sola corsa salvezza, per di più sempre più impervia. L’impresa di Napoli e ancora di più quella dell’Olimpico hanno dato entusiasmo ad una stagione decisamente zoppicante in campionato.
Verso l’Europa
Con la semifinale contro la Fiorentina (andata il 5 aprile allo Zini, ritorno il 25 aprile al Franchi), la Cremonese ha eguagliato il proprio miglior risultato di sempre nella competizione. Nel 1987 a sbarrare la strada della finale e della relativa qualificazione alla Coppa delle Coppe fu l’Atalanta. Da allora, però, il regolamento è cambiato: per accedere alla competizione europea (in questo caso l’Europa League) non basterà più qualificarsi alla finale ma bisognerà alzare il trofeo.
Verso il Mondo
Per questo appare più semplice qualificarsi per la nuova Supercoppa che metterà di fronte le prime due classificate del campionato e le due finaliste della Coppa Italia, a prescindere da chi conquisterà il trofeo. Prima, però, bisognerà affrontare due volte una Fiorentina che nell’ultimo match di campionato ha vinto senza grossi affanni allo Zini. Ma in Coppa la Cremonese si trasforma.
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