Sei squadre ai quarti di finale tra tutte le competizioni europee. Il 17 marzo 2023 è una data da segnare sul calendario per il calcio italiano, capace di compiere un’impresa che finora non gli era mai riuscita. Il merito è di Fiorentina, Juventus, Inter, Milan, Napoli e Roma. Sono state loro a centrare l’obiettivo e a stabilire un record che l’Italia difficilmente potrà battere nei prossimi anni: occupare 6 posti sui 24 disponibili nelle fasi finali di Champions, Europa e Conference League.
Se facciamo la conta delle squadre qualificate degli altri Paesi, scopriamo che l’Italia è seguita dall’Inghilterra con 4 club (Chelsea, Manchester City, Manchester United e West Ham) e che la terza della classe, a sorpresa, è il Belgio con 3 formazioni sbarcate ai quarti (Union St Gilloise, Anderlecht e Gent). Una nazione, quest’ultima, che vanta alcuni tra i migliori settori giovanili del mondo. Forse non è un caso. A seguire troviamo Germania (Bayern Monaco e Bayer Leverkusen), Spagna (Real Madrid e Siviglia), Portogallo (Benfica e Sporting Lisbona) e Olanda (Feyenoord e AZ Alkmaar) con 2 squadre a testa. Chiudono Francia (Nizza), Polonia (Lech Poznan) e Svizzera (Basilea) con una sola squadra classificata ciascuno.
La Serie A meglio di tutti, ma…
Nessuno, dunque, nel 2022-23 ha fatto come la Serie A, riuscendo ad occupare un quarto dei posti disponibili nei quarti di finale. Nemmeno la tanto osannata Premier League, che si è fermata a quattro per colpa delle eliminazioni inattese di Tottenham, battuto proprio dal nostro Milan, e Arsenal, caduto contro uno Sporting Lisbona che nel doppio confronto non ha rubato nulla ma ha avuto anche tanta fortuna. Le parate che Adan ha sfoggiato nel ritorno di Londra non si vedono tutti i giorni.
E’ questo il particolare che va sottolineato: una rondine non fa primavera, ricordiamocelo bene. Il calcio italiano, per una volta, è riuscito ad avanzare in Europa con tante squadre ma non per questo va considerato guarito da tutti i suoi mali. Che restano lì, pesanti come macigni (in primis gli stadi vetusti e non di proprietà uniti ai diritti tv poco appetibili), rendendo ancora lontana la rinascita di un movimento in grande difficoltà. Sono lontani gli anni ’90, quando le “sette sorelle” dominavano in lungo e in largo tra Champions League e Coppa Uefa. L’obiettivo deve essere quello di tornare ai fasti di un tempo, continuando a cercare soluzioni per migliorare il sistema. Non bisogna accontentarsi di questa annata, seppur positiva.
Ranking Uefa: 4 club tra i primi 20
La speranza, comunque, è che grazie a queste sei squadre la Roma non resti l’ultima italiana ad aver vinto un trofeo in campo europeo dopo la Conference League 2021-22. Il trionfo in Champions manca dall’Inter di Mou nel 2010, quello in Europa League addirittura non è mai arrivato (se consideriamo che il trofeo è stato istituito nel 2009 al posto della vecchia Coppa Uefa). Ma intanto, nella stagione 2022-23, il Napoli è secondo solo al Bayern Monaco per punti conquistati nel ranking. E grazie al bel cammino fatto in Champions League, anche Inter e Milan rientrano tra le prime dieci di questa speciale classifica con 20 punti raccolti a testa. Solo Benfica, Real Madrid, Manchester City e Chelsea quest’anno hanno fatto meglio.
- Bayern Monaco 26 punti
- Napoli 24
- Benfica 24
- Real Madrid 23
- Manchester City 23
- Chelsea 21
- Inter 20
- Milan 20
- Liverpool 19
- PSG 19
Va ricordato che il ranking Uefa serve a classificare le squadre di club e decidere quante di queste avranno accesso diretto o indiretto attraverso i preliminari alle varie coppe europee (Champions League, Europa League e Conference League, creata nel 2021-22) in base al piazzamento nei rispettivi campionati nazionali. L’Uefa, che ha istituito tale sistema nel lontano 1979, redige tre tipi di graduatoria: una stagionale, una quinquennale e una decennale. In pratica essere in alto nel ranking (o coefficiente) Uefa significa portare più squadre possibile in Europa.
Per questo snobbare le competizioni europee è un grande rischio che è meglio non correre. L’esempio della Lazio non è positivo, anche se il discorso di Sarri è in parte comprensibile. Ad oggi, tra le “magnifiche sei”, solo Fiorentina e Milan sono fuori dalle prime 20 posizioni di questa classifica. I rossoneri si trovano oltre il 30esimo posto dietro a squadre come Dinamo Zagabria e Brugge e Slavia Praga ma pagano gli ultimi anni vissuti senza coppe in seguito ai problemi avuti con il Fair Play Finanziario. I Viola sono addirittura fuori dalle prime 100. Ma di contro l‘Atalanta, che con Gasperini ha giocato più volte la Champions League, è 28esima. Insomma, la strada tracciata sembra quella buona: l’Italia, forse, sta tornando.
RANKING UEFA: LA CLASSIFICA
- Bayern Monaco 135.000
- Manchester City 135.000
- Chelsea 126.000
- Liverpool 123.000
- Real Madrid 115.000
- PSG 112.000
- Manchester United 100.000
- Barcellona 98.000
- Juventus 93.000
- Ajax 89.000
- Inter 87.000
- Roma 87.000
- Borussia Dortmund 86.000
- Atletico Madrid 85.000
- Lipsia 84.000
- Villarreal 82.000
- Benfica 81.000
- Porto 81.000
- Siviglia 81.000
- Napoli 80.000
- Tottenham 80.000
Continua a leggere le notizie di OA Sport Calcio e segui la nostra pagina Facebook