Tre squadre italiane ai quarti di finale di Champions League 2022/2023. Napoli, Milan ed Inter sono tra le migliori otto d’Europa: era da diciassette anni che il Bel Paese non otteneva un risultato che può rilanciare definitivamente il calcio nostrano sotto il profilo sportivo. Ma oggi andiamo a guardare l’aspetto economico della coppa dalle grandi orecchie, che ha già dato una mano alle tre società in questione e promette di darne ancora.
Perché azzurri, rossoneri e nerazzurri si sono già messi in tasca un discreto gruzzoletto. Per la Champions League la UEFA ha messo sul piatto un montepremi totali di 2,02 miliardi di euro da ripartire fra le trentadue partecipanti, con un gettone di presenza iniziale da 15,64 milioni. Per la fase a gironi, ogni squadra ha ricevuto 2,8 milioni per ogni successo e 930.000 euro per ogni pareggio. Il Napoli si è dunque intascato ulteriori 14 milioni, l’Inter ed il Milan poco più di 9 milioni.
Arrivati alla fase ad eliminazione diretta, c’è un premio per il raggiungimento di ogni turno. Le tre italiane si sono già intascate 20,2 milioni a testa, frutto dei 9,6 milioni degli ottavi di finale ed i 10,6 dei quarti appena raggiunti. Ovviamente non finisce qui: un’eventuale semifinale garantisce un’ulteriore iniezione di 12,5 milioni nelle casse societarie, mentre l’approdo in finale vale altri 15,5 milioni.
Aggiungiamo un bonus di 4,5 milioni alla vincitrice: chi alzerà la Champions League si porta a casa la bellezza di 52,7 milioni dalla fase ad eliminazione diretta. Che sommati ai guadagni precedenti, alzano la posta in palio ad una cifra vicina agli 80 milioni per Milan ed Inter, addirittura superiore per il Napoli.
Oltretutto, ci sono da aggiungere un altro paio di dati. Quello del ranking storico, che si basa sul rendimento dei club in Europa negli ultimi 10 anni e che stanzia una ‘torta’ totale di 600,6 milioni. Per ogni squadra c’è una quota di 1.137.000 euro: la trentaduesima prenderà un’unica quota, la prima invece (il Real Madrid) si porta a casa 32 quote, equivalenti a 36,38 milioni di euro. Il Napoli, sedicesimo, riceve dunque 19,329 milioni grazie alle sue 17 parti, l’Inter diciottesima ha ottenuto 17,055 milioni ed il Milan, subito dopo i cugini, ha staccato un assegno di 15,918 milioni. Da questo punto di vista è la Juventus ad aver fatto meglio di chiunque altra: quasi 33 milioni grazie al quarto posto nel ranking storico.
Ultimo fattore di introito, il market pool, che stanzia poco più di 300 milioni distribuito in base al valore proporzionale di ciascun mercato televisivo rappresentato dai club partecipanti. All’Italia una fetta di 50 milioni, di cui la metà è ripartito in base al piazzamento del campionato precedente, l’altra rispetto al proprio cammino in Champions League. Per dirla in maniera comoda, al momento sono entrati altri 10 milioni nelle tasche del Milan, 7,5 in quelle dell’Inter, 5 per il Napoli e 2,5 per la Juventus.
In pratica, una squadra di primissimo piano che dovesse vincere la Champions League potrà incassare almeno 120 milioni. Per le squadre italiane, che partono un po’ più indietro nel ranking storico, il guadagno totale sarebbe minore, si aggirerebbe attorno ai 100 milioni. Soldi che darebbero comunque respiro ad un movimento da sempre in difficoltà da questo punto di vista.
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