Sarebbe esagerato dire si è partiti per difendere il titolo tatuato sul petto e ora si rischia già di non prendere parte al prossimo Europeo. Vero è, però, che si deve necessariamente ripartire dal secondo tempo della gara giocata ieri contro l’Inghilterra. Se mai l’Italia dovesse approcciare nelle partite future come i primi 45 minuti visti in un Maradona afono e incredulo, allora ci sarebbe più di qualche problema. Il c.t. Roberto Mancini dopo la gara persa per 1-2 contro la Nazionale di Gareth Southgate e valida per la prima giornata del Gruppo C (Qualificazioni agli Europei 2024) ha parlato in conferenza stampa analizzando la prestazione dei propri uomini.
“È un inizio in salita, è vero, solitamente iniziavamo bene e poi facevamo un po’ di fatica, magari questa volta succede il contrario. Non abbiamo pressato bene, loro uscivano sempre, poi abbiamo concesso due gol su due angoli dove dovevamo fare più attenzione. Nel secondo tempo ho visto una grande squadra, ho visto la nostra squadra. E questo è molto positivo, non abbiamo concesso nulla e abbiamo creato diverse occasioni”. Insomma l’analisi post match è stata lucida mentre le scelte d’inizio partita sono state alquanto discutibili. E speriamo non vengano ripetute.
Non impiegare Romagnoli in una difesa a 4, quando con Maurizio Sarri nella Lazio quest’anno sembra essere rinato come l’Araba Fenice, è risultato veramente incomprensibile. Toloi e Acerbi non si sono mostrati all’altezza. Ma soprattutto, non ce ne voglia uno degli eroi dell’estate 2021, Donnarumma tra i pali in questa stagione sta faticando, alternando ottime parate a uscite a vuoto (riguardare le due palle inattive da cui poi sono nati i gol). Perché non lasciare spazio a uno dei migliori portieri in Italia in questo momento, Alex Meret? In avanti impiegare Pellegrini come esterno sinistro non è stata una gran scelta, seppur lo splendido assist a Retegui. Ma poi perché non dare maggiore sostanza al centrocampo e non schierare Tonali al posto di uno spento, e ormai eccessivamente navigato Jorginho?
Misteri della fede calcistica verrebbe da dire. Ma adesso non resta che ripartire da quanto di buono messo in mostra nei secondi 45′ minuti. L’Italia fino al gol dell’italo-argentino, cinico e spietato sottoporta, ha faticato tremendamente davanti a giocatori come Rice, imprescindibile per la formazione inglese, piuttosto che la stella del Dortmund Bellingham, che ha fatto ammattire la retroguardia italiana. Serve una scossa immediata perché la strada si è già messa in salita. Fra due giorni ci sarà Malta in una partita che all’apparenza sembra semplice, ma che senza il giusto peso in avanti, la lucidità e il sangue (freddo), può diventare sanguinosa. E poi occhio perché a settembre ci saranno Ucraina e Macedonia del Nord (tra l’altro oggi un anno dal triste ricordo)…e possono essere già decisive.
Foto: LaPresse
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