Prima la convocazione di Roberto Mancini, poi i due gol in altrettante partite con la maglia della Nazionale italiana. Così è partita subito la Retegui-mania.
La storia
Mateo Retegui è nato a San Fernando nel 1999, centro della Grande Buenos Aires, che ha dato i natali anche a Juan Román Riquelme. Retegui, figlio di un campione di hockey su prato, Carlos detto il Chapa, è però tifoso del River dove inizia il percorso giovanile prima di passare al Boca Juniors con cui debutta in prima squadra subentrando a Carlos Tevez.
Lo stesso Tevez che da allenatore del Rosario Central aveva raggiunto una accordo col padre di Mateo per fargli da assistente poi rinnegato. Ora i due non si parlano più, ma proprio Mateo ha segnato con la maglia del Tigre al Central dell’Apache.
Esplosione
Con il Boca, Retegui gioca quell’unica partita, poi passa da Estudiantes e Talleres senza impressionare troppo. La svolta arriva nel 2022 con 19 reti in 27 partite di Superliga con la maglia del TIgre. Quest’anno è già a quota 6 in 8 incontri ufficiali. Prestazioni che hanno richiamato l’attenzione degli scout azzurri, anche se su di lui c’erano già gli occhi di alcuni club e ora di molti.
Caratteristiche
Anche perché il Chapita è un giocatore che sa usare il fisico (è 1,86 metri per 81 kg), ma è anche capace di legare il gioco. È un centravanti, nel senso più classico del termine, ma comunque moderno. È soprattutto un attaccante potente: nel calciare, nel colpire di testa, nei duelli, nell’attaccare la profondità con e senza palla.
Inoltre ha il killer instinct, il veleno per spedire in fondo alla rete i palloni che gli arrivano (o che porta) in area. Nonostante sia ancora in qualche modo un attaccante “grezzo” sembra avere la stoffa dei goleador. Una qualità rara, non solo per la Nazionale italiana.
Contratto
Ora su Mateo Retegui ci sono diverse squadre. Prima di tutte il Tigre che lo ha preso in prestito dal Boca Juniors, ma che ha un’opzione per riscattare il 50% del cartellino per 2,1 milioni di euro. Fiutato l’affare i rossoblù vogliono avere una fetta consistente di torta quando verrà ceduto in Europa. Difficilmente, infatti, il Boca riuscirà a trattenerlo in Argentina.
Scenari
Una torta da almeno 15 milioni di euro per portarlo via dal Sud America, una cifra tutto sommato accessibile anche per le squadre italiane, anche se con queste prestazioni e questo hype il prezzo potrebbe salire ancora.
Già segnalato da Francesco Totti nel 2020, su Retegui ci sono almeno quattro offerte dall’Europa, come ha dichiarato a Radio Mitre da Sergio Massa, ministro dell’Economia argentino e tifoso del Tigre. Alcune anche dall’Italia: Atalanta, Lazio e Milan sarebbero infatti interessate al nuovo bomber azzurro. All’estero c’è invece l’Atletico Madrid sempre attento a questo genere di operazioni.
Jolly
Il club più avanti sembra però l’Inter, non solo per la lunga tradizione argentina. L’idea di Beppe Marotta e Piero Ausilio sarebbe quella di ripetere l’operazione Lautaro Martinez, facendo cioè crescere Retegui alle spalle dei titolari senza caricarlo subito della responsabilità dell’attacco nerazzurro.
Il club milanese potrebbe giocarsi anche la carta Facundo Colidio. Prodotto delle giovanili nerazzurre, Colidio sta giocando proprio nel Tigre insieme a Retegui dopo che il primo prestito è stato prolungato di altri sei mesi con scadenza a giugno 2023.
Sprint
Difficile prevedere quale sarà la destinazione del Chapita e un ruolo potrebbe giocarlo anche il ct Mancini che ha già “indirizzato” le scelte di molti giocatori nel giro azzurro. Di sicuro, quello di Retegui sarà un nome caldissimo nella prossima estate.
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