Dopo il ‘debutto’ in questo 2023 con le partite di qualificazione agli Europei con Inghilterra e Malta, l’Italia torna a riposo per un paio di mesi. Gli azzurri si butteranno a capofitto sui propri campionati di appartenenza per poi reincontrarsì in vista del prossimo 15 giugno. Giorno della semifinale di Nations League contro la Spagna che sarà di scena a Eschede, in Olanda.
Per la seconda volta in due edizioni, la selezione tricolore ha raggiunto questo punto della competizione e può giocarsi il successo. E anche Roberto Mancini in fondo ci crede. “Il primo obiettivo – ha affermato il commissario tecnico durante la presentazione del rinnovo della partnership tra FIGC e Tim – è la Nations League. A giugno vogliamo portarla a casa“.
Una presa di posizione netta da parte di Mancini, che si fida del talento che ha a disposizione. L’impegno con gli iberici non sarà semplice, ma non si prospetta nemmeno proibitivo come ci si potrebbe attendere. Le Furie Rosse hanno appena avviato un nuovo ciclo scegliendo Luis De La Fuente come nuovo commissario tecnico al posto dell’esonerato Luis Enrique. E le prime due uscite sono state altalenanti. Vittoria netta contro la Norvegia al debutto (senza Haaland), brutta sconfitta in casa di una solida Scozia.
E da qui potrebbe prendere esempio l’Italia di Mancini. Diciamoci la verità, il gioco frizzante ed esuberante visto fino al successo agli Europei non si sta più vedendo, il possesso di palla non sta più portando gli effetti sperati. E proprio contro la Spagna arrivò la partita più sofferta di quel ciclo, con gli iberici che misero a ferro e fuoco la porta di Donnarumma. In un momento di difficoltà e in cui gli azzurri stanno trovando difficoltà a trovare la propria identità, si potrebbe tornare alle origini almeno per la sfida con la Spagna. E poi, nel caso, giocarsi tutto in finale.
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