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Calcio italiano

Dentro la crisi dell’Inter: un punto in quattro partite e sfiducia per la Champions League

L’Inter di Simone Inzaghi e il rapporto conflittuale con…il campionato. In Champions League e Coppa Italia si vede totalmente un’altra squadra

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Romelu Lukaku
Romelu Lukaku sprona i compagni (©LaPresse)

“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita”. Inutile pronunciare il nome di chi ha composto questo celeberrimo verso. E, lungi da noi voler storpiare un capolavoro simile, potremmo riadattare queste parole e introdurre all’interno della frase, al posto di vita, stagione. O meglio campionato. Inoltre non è proprio metà cammino; ci troviamo ad aprile e le giornate mancanti sono solamente 9. Siamo quindi a stagione inoltrata e soprattutto quasi al termine della Serie A: insomma una fase delicata e soprattutto decisiva. Ma l’Inter, nonostante il momento di quest’annata sia fondamentale, si è inceppata.

INTER: CHE DIFFERENZA TRA COPPE E CAMPIONATO

I meccanismi interni della squadra e di conseguenza dello spogliatoio si sono fermati perché non ben oleati. Manca qualcosa alla formazione guidata da Simone Inzaghi. Non tanto nelle coppe quanto in massima serie e specialmente nell’ultimo periodo. L’undici milanese sembra aver palesemente abbandonato un obiettivo: quello di arrivare il più in alto possibile. Certo avere davanti una squadra come il Napoli può smorzare l’entusiasmo: la corsa Scudetto è chiusa e da tempo. Ma questo non giustifica un atteggiamento poco cinico e poco spietato sul campo.

Lautaro Martinez e compagni non vincono oramai da 4 partite. Sono arrivate 3 sconfitte e un pareggio, ieri, all’Arechi contro la Salernitana di Paulo Sousa. Un calo drastico che potrebbe risultare decisivo nella corsa per un posizionamento in zona Champions League. Attualmente la Beneamata si trova al 4° posto con 51 punti: ma dietro, ad inseguire, ci sono Roma e Atalanta, senza dimenticare, poco più avanti, Milan e Lazio. Insomma alla squadra serve uno scossone perché perdere contro Spezia, Juventus, Fiorentina e ottenere un solo punto a Salerno non fa bene ai giocatori che si trovano in una fase calante: mentale e fisica.

Tutti questi risultati non certamente positivi, impensieriscono i supporters di fede nerazzurra. Anche perché fra appena 3 giorni, ci sarà il Benfica nella gara d’andata dei quarti di Champions. Ed arrivare in questo stato non fa ben sperare; tant’è che i portoghesi, almeno nel primo dei due confronti totali, partono favoriti. Per approdare ad un’eventuale semifinale serve la miglior Inter. Non la controfigura poco apprezzata sin qui. Serve un undici caratterialmente forte, come quello visto qualche giorno fa all’Allianz Stadium contro la Juve e sempre in un torneo differente dalla Serie A: la semifinale d’andata di Coppa Italia. Dunque le premesse in vista della gara di Lisbona non sono delle migliori. Ma chissà che, magari magicamente (e con il lavoro) questo senso di sfiducia che attanaglia tutta l’Inter, dai vertici ai giocatori passando per i tifosi, non cessi definitivamente.

Foto: LaPresse

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