Come si dice spesso nel mondo del calcio italiano, il secondo anno di Maurizio Sarri su una panchina è quello migliore. Quello nel quale la sua squadra prende davvero forma. Una formazione a sua immagine e somiglianza, che nei mesi ha saputo assorbire i suoi dettami di gioco. Un 4-3-3 che, anche a livello di uomini, non fa prigionieri. Chi si sentiva titolare a prescindere ha dovuto rimboccarsi comunque le maniche, perchè l’allenatore toscano non fa sconti a nessuno.
Un cammino iniziato un anno fa…
Un percorso che ha visto il proprio via un anno fa. Non senza problemi. Non senza alti e bassi. La Lazio, come detto, iniziava a prendere forma. Il finale della scorsa stagione non è stato quello che il club biancoceleste sognava, ma la fiducia nell’allenatore ex Napoli e Juventus era illimitata. Tutti nell’ambiente sapevano che, se lasciato lavorare in santa pace, Maurizio Sarri poteva estrarre il massimo da un gruppo che ha qualità, sì, ma non può certo vantare i campioni e la profondità di rosa di parecchie rivali dirette.
La stagione della Lazio
Dopo una prima parte di campionato non certo trascendentale, chiusa con un pesante 0-3 a Torino contro la Juventus, subito prima della sosta per i Mondiali, la Lazio ha svoltato. Ha avuto bisogno di aspettare il ritorno in campo di gennaio, ad onor del vero, ma i risultati si sono visti e si stanno tutt’ora vedendo. Dopo un avvio di 2023 davvero da cancellare, con il ko di Lecce e il 2-2 interno con l’Empoli, i biancocelesti da quel momento in avanti hanno fatto praticamente percorso netto. 9 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta in 13 turni. Niente male.
Un andamento da prima della classe
Nelle ultime uscite, poi, l’andamento di Ciro Immobile e compagni è letteralmente sontuoso. Vittoria a Salerno (2-0), successo in casa con la Sampdoria (1-0), colpo in casa del Napoli (0-1), quindi, dopo il pareggio a reti bianche di Bologna, sono arrivate ben 4 ulteriori affermazioni consecutive contro la Roma nel derby (1-0), a Monza (0-2), contro la Juventus (2-1) e ieri sera in casa dello Spezia (3-0). Come si può notare dai risultati, punti che arrivano per mezzo di una difesa solidissima. Il consueto marchio di fabbrica di Maurizio Sarri.
Il secondo posto è dietro l’angolo
A questo punto, dunque, la squadra della capitale sta sempre più blindando il suo secondo posto in classifica. Con la vittoria contro lo Spezia di ieri sera la Lazio ha portato il suo bottino a 61 punti (-13 dal Napoli capolista) allungando (con un match in più all’attivo) a +8 sulla Roma, +9 sul Milan, +10 sull’Inter, +13 sull’Atalanta e +17 sulla Juventus. A questo punto la situazione si fa davvero interessante. Con un calendario in arrivo tutt’altro che impossibile (rimangono solo le sfide contro Inter e Milan da affrontare) la squadra biancoceleste è davvero ad un passo dal ritorno in Champions League. Un traguardo ormai alla portata e che, da un lato sarebbe ottenuto con pieno merito, dall’altro arriverebbe senza troppi squilli di fanfara ad inizio anno, anzi. Concretezza. Sapienza. Lavoro. In poche parole, tutto quello che c’è in Maurizio Sarri.
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