Siamo ormai al redde rationem per quel che riguarda la Champions League, da una parte ci sono due grandissime squadre di questi anni, il Real Madrid e il Manchester City, due squadre diverse e allo stesso tempo meravigliose.
Dall’altra parte due grandissime sorprese, le due squadre di Milano, che ripetono un derby in semifinale di Champions dopo 20 anni. Come andrà a finire?
Ovviamente è impossibile saperlo, però alcune cose si possono già dire o ipotizzare. Prima di tutto la sicurezza ovvia che ci sarà una finalista italiana e questo non accadeva dalla Juventus di Allegri nel 2014-2015. Arriverà una milanese e arriverà una squadra che non vincerà il campionato, dovendo anzi lottare in serie A per partecipare alla prossima Champions League, cosa da non sottovalutare.
Detto questo, iniziano le ipotesi. La prima riguarda le possibilità che hanno le milanesi contro le due squadre generazionali di cui sopra, una delle quali arriverà in finale. Non sono poche perché è scongiurata una sfida di andata e ritorno, non sono poche perché una finale è comunque una finale che si decide su dettagli minimi e non sono poche perché sia il Milan che l’Inter fanno della capacità di reggere gli urti più complicati e ripartire in contropiede il loro credo, in una sorta di gioco all’italiana 2.0.
Prendere il City o il Real cambia tanto. Il primo è tambureggiante e bisogna ingolfargli i meccanismi per frenarlo, il secondo è scafatissimo, forse bisogna sorprenderlo per portarlo alla sconfitta. Sono tutte idee generali, poi si deve andare nel pratico e appunto nei dettagli, ma di sicuro è che una squadra italiana ha tutte le possibilità per portare a casa un trofeo che manca dal 2010. Questa è già una buona notizia, a cui dare la giusta continuità attraverso diversi livelli. Ma quello è il futuro e l’eventuale buona gestione e si conoscerà dopo il 10 giugno.
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