A livello calcistico la definizione “gol dell’ex” è spesso inflazionata. Sia perchè, da un lato, questa eventualità è la più temuta da ogni squadra, sia perchè, come si è visto in decenni di Serie A, avviene con regolarità sorprendente. Non parliamo solo dei grandi bomber, quello sarebbe troppo scontato. Anche un semplice difensore, e i casi non mancano, quando incontra i propri vecchi colori, dà sempre quel qualcosa in più. Se cercate un nuovo esempio di questa statistica, è sufficiente tornare allo stadio Marco Antonio Bentegodi di Verona. Più precisamente alla serata di ieri. Hellas Verona-Bologna 2-1. Per gli scaligeri doppietta di Simone Verdi. Un tabellino davvero implacabile per i felsinei che si sono visti fermare dal proprio ex giocatore che è andato a segno prima sul calcio di rigore, quindi con un colpo di testa, non propriamente uno dei suoi marchi di fabbrica.
La carriera di Simone Verdi
Simone Verdi, entrato nelle giovanili della Polisportiva Audax Travacò (Pavia) da giovanissimo, ha concluso la sua trafila (dal 2003 al 2011) nel Milan, senza però aver mai esordito in maglia rossonera. Dal 2011 al 2013 ha giocato con il Torino, quindi in prestito a Juve Stabia, Empoli, Eibar e Carpi, con il rilancio decisivo della sua carriera. Al termine del 2016, infatti, viene acquistato dal Bologna dopo, fino al 2018, disputa 62 partite mettendo a segno 16 reti. A quel punto arriva la grande chance di Napoli nel 2018-2019 con 22 presenze e 3 gol, prima di tornare al Torino per altri 69 incontri e 4 gol. Nel gennaio 2022 sbarca alla Salernitana con un ottimo finale di stagione da 15 apparizioni e 5 reti, prima del trasferimento sempre in prestito al Verona.
La sua stagione a Verona
Al momento, in maglia gialloblù, il fantasista classe 1992 ha messo a segno 18 presenze e 4 gol, due dei quali, come detto, nella serata di ieri contro il Bologna. Una doppietta che, da un lato, conferma le indubitabili qualità dell’ex torinista (al quale è mancata più la continuità nella propria carriera, che le doti tecniche), dall’altro avvicina in maniera consistente gli scaligeri alla salvezza. Un traguardo che, al giro di boa del campionato, appariva una sorta di miraggio.
Da “miraggio” salvezza a sogno concreto
In attesa della sfida tutta in salsa ligure di questa sera, tra Sampdoria e Spezia, l’Hellas Verona ha raggiunto proprio la squadra di mister Semplici in classifica. 26 punti in 31 giornate (30, come detto, per i bianconeri) che allontanano la squadra allenata dal duo Bocchetti-Zaffaroni a +7 sulla Cremonese (e +10 sulla Sampdoria), quindi avvicinano il Lecce (fermo a quota 28). Si apre, quindi, un finale di stagione tutto da vivere per i gialloblù. Il calendario propone in successione: trasferta a Cremona, match in casa contro l’Inter, quindi di nuovo a Lecce, quindi Torino al Bentegodi, Atalanta fuori, Empoli in casa prima del finale a San Siro contro il Milan. In poche parole, quello che appariva un sogno fino a qualche settimana fa, ora è un obiettivo possibile. Starà ai gialloblù andarlo a conquistare.
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