Se lo scudetto è solo formalmente da assegnare al Napoli, che ha bisogno di un solo punticino nelle prossime sei partite per potersi cucire il tricolore sul petto, la lotta alla Champions League mette tanto sale sulla chiusura di questa Serie A. Sei squadre in sei punti e con cinque partite ancora da disputare, dalla Lazio a 64 punti alla Roma a 58 sono ancora tutte in gioco per l’Europa che conta. E tra di loro, si è riproposta prepotentemente l’Atalanta.
La squadra di Gian Piero Gasperini sembrava aver alzato bandiera bianca dopo un ottimo inizio di campionato. Due mesi da cancellare per i neroazzurri, capaci di collezionare solo otto punti in otto partite dalla ventitreesima alla trentesima giornata. E di crollare dunque, dalla piena lotta per il terzo posto in classifica (virtuale quarto con i 15 punti alla Juventus), a ritrovarsi addirittura settimi, a -7 dalla grande Europa.
Ma nelle ultime tre partite qualcosa si è ravvivato nelle fila dell’Atalanta che è tornata a produrre occasioni di gioco e ottenendo, sapendo anche soffrire, tre vittorie vitali. Il 3-1 con la Roma, frutto di un grande cinismo avanti alla porta, ha permesso ai bergamaschi di ritrovarsi e di superare di stretta misura, o ‘corto muso’ come dirbb3 qualcuno, sia il Torino che uno Spezia a caccia di punti salvezza.
E la lotta alla Champions League è totalmente riaperta. Nel giro di dieci giorni i bergamaschi si ritrovano nel gruppetto delle quinte, a sole due lunghezze dall’Inter quarta e virtualmente nell’Europa che conta. Un po’di continuità nei risultati non fa mai male. E se alle tue avversarie questa caratteristica manca, le possibilità di giocare il grande calcio europeo aumentano…
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