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Calcio italiano

Il Milan si scioglie senza Leao: attacco impalpabile, senza finalizzatori è durissima

Ma quanta fatica fa il Milan senza Rafael Leao? La partita di ieri è l’ennesimo esempio

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Rafael Leao
Rafael Leao in azione con la maglia del Milan(© LaPresse)

“Io senza di te, sono neve al sole, sono neve al sole. Perché io senza di te, mi lascio cadere, mi lascio cadere”. Prendiamo in prestito le parole di un cantautore napoletano, anzi forse il cantautore per eccellenza: Pino Daniele. E in una delle sue tante poesie, definirli semplici testi sarebbe riduttivo, Daniele è riuscito a descrivere inconsciamente l’attuale rapporto tra Rafael Leao e il Milan. I rossoneri, senza quello che è di fatto il giocatore più forte in rosa anche e soprattutto in prospettiva, fanno una fatica abnorme.

A dimostrazione di quanto appena detto, ci sono le ultime prestazioni dei Diavoli: una serie di gare vinte con difficoltà o pareggiate negli ultimi istanti per un’inconsistenza nel reparto avanzato che, ieri, si è notata e anche abbondantemente. Ma prima di arrivare alla stracittadina più importante dell’ultimo decennio, procediamo in ordine cronologico. Dopo aver eliminato il Napoli di Luciano Spalletti dalla UEFA Champions League, i rossoneri si sono spenti. Anche se in realtà, i primi segni di cedimento, si erano notati subito dopo il 2 aprile.

Una data da incorniciare: 0-4 al Maradona contro la squadra che sarebbe diventata poi Campione d’Italia (ma che in fondo lo era già da mesi e non matematicamente) e grande iniezione dal punto di vista del morale. Poi, però, lo 0-0 con l’Empoli, l’1-0 in casa sempre con gli azzurri ma nella massima competizione europea per club, e poi nuovamente l’1-1 al Dall’Ara con il Bologna in massima serie. L’1-1 in Campania valso l’approdo in semifinale di Champions e il 2-0 al Lecce. 

Ma il periodo incerto più sotto l’aspetto realizzativo,  non è terminato. 1-1 con la Roma, arrivato per giunta al 97esimo grazie alla rete di Saelemaekers. Ennesimo 1-1 ma con la Cremonese e in casa a seguito di una situazione di svantaggio: piccola parentesi, il gol di Messias al 93esimo è stato alquanto fortunoso. Con la Lazio sembrava tutto nuovamente in asse viste le due reti rifilate ai biancocelesti, ma lo stop di Leao all’11esimo ha spento ogni entusiasmo.

Nella serata di ieri, nell’Euroderby con l’Inter, il Milan non è mai realmente sceso in campo se non a partire dall’80esimo. I due gol dei nerazzurri nei primi 11 minuti hanno dato uno schiaffo morale a Pioli e giocatori. E il peso del grande assente Leao, si è fatto sentire. I rossoneri non sono mai arrivati sotto porta e l’unica conclusione degna di nota è quella di Tonali, con il palo ancora oggi da verniciare. Insomma quando il classe ’99 non c’è o è fuori fase, Giroud (altro assente ingiustificato nella deludente prestazione di ieri) e compagni possono solo pregare e sperare di trovare in qualche, anzi qualsiasi modo, la via del gol. Già da ieri notte tutte le dita di Milanello sono state incrociate: per il match di ritorno servirà ritrovare il portoghese altrimenti…il muro per la finale diventerà invalicabile.

Foto: LaPresse

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