Federico Gatti salva la Juventus. Il difensore nativo di Rivoli, al 97′ della sfida di ieri sera contro il Siviglia, match valevole come andata delle semifinali dell’Europa League 2023, spinge in rete di testa il pallone dell’1-1 e tiene ancora vive le speranze dei bianconeri. Oggettivamente, per quanto visto nella serata dell’Allianz Stadium, senza quel pareggio la corsa verso la finale della Puskas Arena di Budapest del 31 maggio si sarebbe fatta ancor più in salita. Ora, invece, si può parlare di una partita di ritorno tutta da giocare.
Juventus-Siviglia 1-1
99 minuti (compresi i 9 di recupero totali) nei quali la formazione allenata da mister Massimiliano Allegri ha fatto parecchia fatica. Il Siviglia, che era sbarcato a Torino con idee chiare ma non certo con la voglia di rischiare più del dovuto, ha impiegato 15 minuti circa per capire che la partita poteva andare dalla propria parte. Senza nemmeno fare uno sforzo clamoroso. E così è stato. Assist di Ocampos (poi subito out per infortunio), rete di En-Nesyri e padroni di casa che escono dal match fino ad inizio ripresa. Il tecnico livornese cambia uomini, schemi, inverte giocatori, ma di occasioni nemmeno l’ombra. Ci ha pensato l’ex difensore del Frosinone (come accaduto contro lo Sporting Lisbona) a salvare capra e cavoli. Un 1-1 importante visto l’andazzo della partita, ma che apre diversi scenari.
Cosa non va nella squadra bianconera
In primo luogo, la Juventus fa fatica, sotto ogni punto di vista. Partendo da un undici titolare non semplice da leggere (Bonucci e Miretti si sono rivelate scelte “anticlimatiche” visto il trend stagionale) i bianconeri hanno provato a orchestrare qualche trama di gioco ma, sotto porta, hanno sbagliato scelte, idee e, soprattutto, la mira. Vlahovic ha disputato un’ora davvero deludente, così come Di Maria che, troppo spesso, si è incaponito in giocate fini a sé stesse. Ci ha provato Kostic, quindi Chiesa e Iling Junior nel secondo tempo, ma lo spartito non è cambiato. La compagine allenata da Max Allegri non riesce a tradurre in gol la propria potenza di fuoco. Due soli tiri in 99 minuti sono davvero una miseria, contando che il secondo è stato il colpo di testa vincente di Gatti a tempo scaduto. Tramite azioni lineari la Vecchia Signora non punge. I calci piazzati stanno ormai diventando la migliore occasione per andare a rete. Troppo poco per una squadra di così alto livello.
Juventus: cosa fare in casa del Siviglia?
Ed ora la qualificazione sarà rimessa in palio allo Stadio Ramón Sánchez Pizjuán. Il fortino dei Rojiblancos. La Juventus dovrà andare in Andalusia a conquistare il pass per la finale di Budapest. Non sarà certo una impresa semplice, sia perchè il tifo sarà rovente, sia perchè la squadra di José Luis Mendilibar ha dimostrato di saper stare in campo. L’esperienza non manca con i vari Rakitic, Fernando, Jesus Navas e company, e nemmeno la qualità. Tuttavia, il Siviglia non è certo una squadra “impossibile”. Una versione efficace dei bianconeri potrebbe essere sufficiente per centrare la qualificazione, ma dovrà arrivare una prestazione davvero importante. Da squadra. Giunti ormai a metà maggio è pressoché impossibile confidare in una Juventus che provi a vincere il match tramite il gioco. Ma, avendo tanti elementi di livello, può fare in modo di mettere nelle migliori condizioni i propri attaccanti di fare davvero male. L’1-1 firmato Gatti fa tutta la differenza del mondo. A Siviglia si riparte dal 50-50. Servirà una squadra che sappia tenere il campo con attenzione, personalità e qualità. Sarà in grado la truppa di Max Allegri di mettere insieme tutti e tre questi aspetti? Se ne mancherà anche solo uno, la strada verso Budapest potrebbe concludersi anzitempo e non senza sorpresa.
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