Dopo le vicissitudini che lo hanno riguardato negli ultimi mesi, finalmente il 20 maggio inizia il Mondiale Under 20, che si disputerà non più in Indonesia ma in Argentina, in quattro stadi molto belli, tra cui l’“Estadio Único Diego Armando Maradona” di La Plata.
L’Italia torna al Mondiale dopo la bellissima prova del 2019, quando perse in semifinale dall’Ucraina poi vincitrice del torneo e lo fa con un roster molto interessante. Molti uomini convocabili non sono presenti perché impegnati nei rispettivi club o nelle altre Nazionali, come Gnonto, Miretti e Scalvini, ma anche Fabbian della Reggina e Nasti del Cosenza.
Gli uomini presenti però fanno immaginare cose belle questa volta soprattutto in attacco, in controtendenza con quello che propone il nostro calcio da un po’. I due uomini più attesi sono Tommaso Baldanzi, fantasista dell’Empoli che si è distinto anche in serie A in questa stagione, e Simone Pafundi, genietto del 2006 che Mancini ha fatto esordire in Nazionale maggiore.
Con loro da tenere d’occhio i due difensori dell’Inter, Fontanarosa e Zanotti, mentre sempre di scuola Inter è Cesare Casadei, ceduto in estate al Chelsea e adesso in prestito al Reading in Championships.
Insieme a Pafundi e Baldanzi poi, in attacco dovrebbe giocare Giuseppe Ambrosino Di Bruttopilo, un attaccante molto interessante che è del Napoli e quest’anno è stato prestato al Cittadella in B.
Dove può arrivare questa squadra? Il girone iniziale è durissimo perché affronteremo il Brasile, da sempre Nazionale ai vertici nel settore giovanile e la Nigeria, allo stesso modo squadra molto difficile da affrontare. Le squadre favorite sono di sicuro i padroni di casa dell’Argentina che schierano calciatori fortissimi come Federico Redondo, figlio di Fernando, Matías Soulé della Juve e Valentín Carboni dell’Inter, per non parlare di Máximo Perrone del Manchester City.
Il Brasile ha Matheus Martins del Watford, il capitano Andrey Santos e Sávio al PSV Eindhoven, mentre l’Inghilterra vuole continuare a sfornare talenti giovani grazie a una squadra guidata da Carney Chukwuemeka del Chelsea, così come la Francia, in cui a brillare dovrebbe essere Soungoutou Magassa del Monaco.
Attenzione anche al Giappone che ha una stellina che gioca nel Barcellona, Niko Takahashi. Noi siamo nel gruppo di seconda fascia, ma ai Mondiali Under 20 tutto è possibile. Serve formare un grande gruppo e superare le prime difficoltà. Poi potremmo dire la nostra.
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