Ormai da mesi nel campionato italiano sembravano quasi sicuri due risultati: la vittoria dello scudetto da parte del Napoli, cosa che è accaduta, e la vittoria della classifica cannonieri da parte di Victor Osimhen.
Per quel che riguarda questa seconda possibilità il problema è l’essersi avverata molto presto la prima condizione, perché un Napoli già scudettato e “molto sereno”, come ha dimostrato oggi a Monza, non dà per forza di cose le stesse occasioni da gol a Osimhen, che avrebbe bisogno del Napoli tambureggiante delle settimane scorse per mettere il titolo in ghiaccio.
Dopo il ritorno dall’infortunio che ha penalizzato tanto la squadra nella doppia sfida di Champions League contro il Milan, Osimhen ha segnato un gol storico, ovvero quello a Udine che ha dato il terzo scudetto al Napoli e domenica scorsa contro la Fiorentina su rigore, dopo averne sbagliato un altro.
Nello stesso periodo Lautaro Martinez, che ha raggiunto il picco di forma proprio nel momento più importante della stagione, ha segnato un gol all’Empoli, una doppietta alla Lazio, un’altra doppietta al Verona e un gol ieri sera al Sassuolo, aiutato dalla deviazione di Tressoldi.
Sei gol a due che hanno riportato sotto Lautaro, adesso con 20 gol all’attivo contro i 23 di Osimhen. Ora ci sono diverse variabili che devono entrare nella contesa. Quanto Simone Inzaghi vorrà sfruttare a fondo Lautaro Martinez, conscio che ci potrebbero essere due finali alle porte per l’Inter, Coppa Italia e Champions League?
Quanto inciderà lo scontro diretto di domenica prossima? Quanta voglia avrà il Napoli scudettato di giocare ancora forte per far segnare tanto Osimhen? Quanto potrebbe contare l’ultima partita casalinga del Napoli che incontra una Samp già in B, rispetto alle partite molto difficili dell’Inter, che lotta per qualificarsi alla prossima Champions?
Sono tutte domande a cui non dobbiamo aspettare tanto per avere una risposta. Mancano poche settimane per tutto, anche per il capocannoniere della stagione 2022-2023.
Foto: LaPresse
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