Si possono iniziare a tirare le somme della stagione, quando siamo arrivati a poche settimane dalla meta finale. Promosso a pienissimi voti il Napoli di Luciano Spalletti con uno scudetto praticamente dominato, ma tra le squadre che possono essere contente di quanto fatto in questo 2022/2023 c’è senza mezzi termini l’Inter di Simone Inzaghi.
Con la finale di Champions League, l’annata si è letteralmente capovolta. Per quanto visto tra fine inverno ed inizio primavera, in pochi avrebbero puntato sui nerazzurri protagonisti il prossimo 10 giugno all’Ataturk Arena. Invece Lautaro Martinez e compagni hanno interpretato al meglio la competizione europea: Porto, Benfica e Milan sono cadute sotto i loro colpi, grazie ad un gioco convincente e soprattutto ad una difesa impenetrabile. Sei partite giocate negli scontri ad eliminazione diretta, zero gol subiti: la difesa funziona, eccome se funziona.
Ma le finali di coppa sono due. Da non dimenticare infatti la Coppa Italia. Gli ottavi di finale vinti soltanto al supplementare con il Parma non facevano presagire un cammino così fruttuoso. Invece i nerazzurri si sono rilanciati con il successo ai quarti contro l’Atalanta e l’ottima doppia semifinale con la Juventus, dove le qualità offensive sono emerse al meglio fino ad ottenere l’ultimo atto con la Fiorentina.
Con dei risultati del genere, la panchina di Simone Inzaghi appare ben salda. In pochi lo avrebbero detto poche settimane fa, durante quella striscia di quattro punti in sette partite tra la ventiquattresima e la trentesima giornata. Dove il destino dell’allenatore piacentino sembrava abbondantemente segnato. E invece, al 17 maggio, Inzaghi si è riguadagnato la fiducia della dirigenza. Risultando così il condottiero perfetto per un Inter temibile in Coppa.
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