Se in Champions League le squadre italiane hanno portato una squadra in finale (il massimo possibile considerato il calendario), il nostro calcio potrebbe portare una formazione nella finale di ogni competizione europea per club.
SPERANZE
In Europa League, addirittura, Juventus e Roma potrebbero dare vita ad un ultimo atto tutto tricolore (che manca dal 1997-98 in questo torneo, quando ancora era Coppa Uefa), mentre se la Fiorentina arrivasse a Praga per giocarsi la Conference League sarebbe la seconda italiana ad approdare all finale della competizione in altrettante edizioni.
CAMPO
Prima, però, c’è il campo. E qui la situazione è variamente eterogenea, ma certamente racconta di una qualificazione ancora in bilico per tutte e tre, a prescindere dai – diversi – risultati dell’andata.
TESORETTO
La Roma può contare sul piccolo tesoretto costruito all’andata. Nonostante l’abolizione della regola dei gol in trasferta, la rete di Edoardo Bove sposta inevitabilmente gli equilibri in vista del ritorno in casa del Bayer Leverkusen a favore dei giallorossi che potranno impostare la gara nel modo che più preferiscono, cercando di addormentarla e attuando una difesa attenta.
TABÙ
Si riparte invece in equilibrio per quanto riguarda la sfida tra la Juventus e il Siviglia che si giocherà anche in questo caso in trasferta. La gara in casa del Siviglia, però, si preannuncia complicata per ambiente, tradizione e momento storico. Gli andalusi hanno vissuto una stagione complicata e vedono nell’Europa League la propria occasione di riscatto. Tanto più che sono la formazione ad aver vinto più volte il trofeo.
SOGNO
Servirà invece una rimonta alla Fiorentina per accedere alla finale di Conference. Dopo aver dilapidato il vantaggio costruito al Franchi facendosi rimontare dal Basilea nella gara di andata, la squadra di Vincenzo Italiano è obbligata a vincere per tornare a giocarsi un trofeo internazionale.
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