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Lautaro Martinez può vincere Mondiali e Champions League nella stessa stagione. Impresa per pochi eletti. Ma il Pallone d’Oro…

Lautaro Martinez e Julian Alvarez
Argentina's Julian Alvarez, right, gestures to teammate Lautaro Martinez as he is substituted during the World Cup round of 16 soccer match between Argentina and Australia at the Ahmad Bin Ali Stadium in Doha, Qatar, Saturday, Dec. 3, 2022. (AP Photo/Jorge Saenz)

Un undici magnifico, dominato dai panzer tedeschi, al quale molto presto si aggiungerà un dodicesimo uomo d’eccezione dal sangue caliente: Lautaro Martinez o Julian Alvarez. Soltanto uno dei due attaccanti argentini riuscirà infatti ad alzare la Champions League 2022-23, diventando il 12esimo calciatore nella storia del gioco a vincere nella stessa stagione Coppa dei Campioni e Mondiali. Tutto dipenderà dalla finalissima di Istanbul tra Inter e Manchester City, in programma il 10 giugno. Quel giorno capiremo anche se il Toro potrà ambire a compiere un’impresa ancora più grande: vincere il Pallone d’Oro. L’ipotesi sembra lontana.

Nessuno fino ad oggi ci è riuscito. E i due che ci sono andati più vicini sono leggende: parliamo del Kaiser Franz Beckenbauer e di Roberto Carlos. Il primo, nella stagione 1973-74, vinse prima la Coppa dei Campioni col Bayern Monaco poi il Mondiale con la Germania Ovest piegando in finale l’Olanda del suo eterno rivale Johan Cruyff. L’olandese, però, lo beffò nella corsa al Pallone d’Oro, relegandolo al secondo posto per un manciata di voti (11). Stesso destino per il secondo, forse il terzino sinistro più forte di tutti i tempi, che nel 2001-02 centrò il double Champions-Mondiali con Real Madrid e Brasile ma non riuscì a vincere il premio riservato al miglior giocatore dell’anno per colpa del connazionale Ronaldo, all’epoca in forza all’Inter.

L’11 che ha centrato il double

Martinez e Alvarez, sabato 10 giugno, potrebbero comunque entrare in una cerchia davvero ristretta. I primi sette a riuscire nell’impresa di vincere Coppa dei Campioni e Mondiali risalgono a 50 anni fa. Nel 1973-74, il Bayern del Kaiser costituiva l’asse portante della Germania Ovest che salì sul tetto del mondo superando 2-1 l’Olanda di Rinus Michels nella finale di Monaco di Baviera. Già, proprio lei, la Nazionale del “calcio totale” che cambiò per sempre i principi del gioco. Altri sei giocatori, oltre a Beckenbauer, furono protagonisti di quella partita e centrarono il double: il portiere Sepp Maier, i difensori Paul Breitner e Hans-Georg Schwarzenbeck, gli attaccanti Gerd Müller, Uli Hoeness e Josef “Jupp” Kapellman.

Dopo di loro solo altri quattro calciatori sono riusciti a seguirne le orme. E tutti grazie al Real Madrid. Il primo è stato Christian Karembeu, campione nel 1998 con la Francia, emulato da Raphael Varane nel 2018. Nel mezzo troviamo Roberto Carlos, vittorioso con il Brasile in Corea nel 2002, e lo sfortunatissimo Sami Khedira, capace di trionfare con la Germania nel 2014 ma costretto a saltare la finalissima contro l’Argentina per un infortunio patito nel riscaldamento pre partita.

Chi sarà il prossimo?

Tra questi undici solo due non hanno partecipato a entrambe le finali: Khedira e Kapellmann. Tutti gli altri sono scesi in campo almeno per un minuto. Il prossimo a entrare in questo gruppo elitario sarà uno tra Lautaro Martinez e Alvarez, ma dipenderà da chi trionferà a Istanbul. Entrambi hanno partecipato “attivamente” all’ultimo atto del Mondiale 2022 giocato e vinto in Qatar contro la Francia ai rigori, con il primo che ha preso il posto del secondo durante i tempi supplementari. Nei club, paradossalmente, la situazione si è capovolta: Alvarez, titolare con il Ct Scaloni al fianco di Messi, fa la riserva di Haaland mentre Lautaro è inamovibile al fianco di Dzeko. E indossa pure la fascia da capitano.

Fattori che escludono, o quasi, la possibilità di vittoria del Pallone d’Oro da parte di entrambi. Anche perché il trionfo al Mondiale di sua maestà Lionel Messi mette La Pulce in pole position. Lassù, davanti a tutti. Nemmeno l’ennesima delusione vissuta in Champions con il Paris Saint Germain sembra in grado di mettere in discussione l’assegnazione del premio al fuoriclasse argentino, che salirebbe così a quota otto. Ma Il Toro e Alvarez, zitti zitti, potrebbero entrare in un’altra enclave. Diversa ma alquanto elitaria. Quella del double Coppa dei Campioni-Mondiali. La sfida a Messi è lanciata. Chissà che nel 2026 non punti a entrarci anche lui.

L’11 CHE HA VINTO CHAMPIONS E MONDIALI NELLO STESSO ANNO

  • 1974: Sepp Maier, Paul Breitner, Hans-Georg Schwarzenbeck, Franz Beckenbauer, Gerd Müller, Uli Hoeness, Hans-Josef “Jupp” Kapellmann (Bayern Monaco e Germania Ovest)
  • 1998: Christian Karembeu (Real Madrid e Francia)
  • 2002: Roberto Carlos (Real Madrid e Brasile)
  • 2014: Sami Khedira (Real Madrid e Germania)
  • 2018: Raphael Varane (Real Madrid e Francia)

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