La tentazione è forte. Ma spremerli così tanto, anche se sono giovanissimi, potrebbe risultare controproducente. Cesare Casadei, Tommaso Baldanzi e Simone Pafundi intrigano anche l’Italia Under 21 di Paolo Nicolato, che da mercoledì 21 giugno a sabato 8 luglio sarà impegnata agli Europei di categoria in programma in Georgia e Romania. Un torneo dove è obbligatorio ben figurare, perché mette in palio la qualificazione degli azzurri ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Convocare i tre ragazzi per Euro 2023, dunque, è più di un’idea. Ma qualche controindicazione forse c’è.
Che il Commissario tecnico Nicolato guardi con interesse a quanto accade in Argentina, dove si stanno svolgendo i Mondiali Under 20, è inevitabile. La prestazione fornita dall’Italia di Carmine Nunziata contro la Nazionale carioca, campione del Sub-20 in carica, ha lasciato tutti a bocca aperta. I tre ragazzi in particolare. Casadei ha dominato fisicamente in mezzo al campo, fornendo l’assist a Prati per il primo gol e realizzando una doppietta. I due fantasisti, invece, hanno acceso a più riprese la luce degli azzurri, risultando determinanti. Un trio di questo genere è difficile da lasciare a casa.
Gli Europei dopo i Mondiali: troppo da sopportare?
Scorrendo la rosa dell’Italia Under 21 di Nicolato i tre giovani calciatori ci starebbero tutti. Anzi, servirebbero eccome. Soprattutto ora che Fagioli (Juventus) si è operato alla clavicola. Una perdita importante per il Ct, che nel cuore del campo sarà costretto ad affidarsi ai soli Bove (Roma), Ricci (Torino), Esposito (Spezia) e Fabbian (Inter), oppure a Miretti (Juventus). Cinque opzioni più che valide ma che non escludono la possibilità di convocare Casadei. Anzi. Lo stesso discorso vale per l’attacco, dove la fantasia di Baldanzi e Pafundi farebbe di certo comodo. Non a caso, in quel ruolo, Nicolato ha testato anche l’oriundo Zapelli del Belgrano. Sintomo che qualcosa, sulla trequarti, manca in questo gruppo azzurro.
Il problema, semmai, potrebbe essere di natura fisica. Se è vero che parliamo di due ragazzi del 2003 (Baldanzi e Casadei) e di uno del 2006 (Pafundi), la loro tenuta atletica sarebbe tutt’altro che scontata. Il primo, in particolare, ha giocato diverse partite con l’Empoli nel corso della stagione. Gli altri due, avendo trovato meno spazio in prima squadra (Casadei nella prima parte dell’anno, Pafundi sempre), potrebbero risultare un po’ più freschi. Ma le scorie del Mondiale Under 20, che nella migliore delle ipotesi – la finale – si concluderà l’11 giugno, saranno difficili da smaltire in ogni caso.
L’importanza delle Olimpiadi
Il peso delle Olimpiadi però potrebbe pesare sulle scelte dello staff azzurro. Gli Europei di fine giugno, al di là del prestigio che regalerebbero in caso di trionfo, mettono in palio i pass per Parigi 2024, un appuntamento che l’Italia non vuole proprio mancare. Ma il cammino che porta al podio che vale l’accesso ai Giochi a cinque cerchi partirà subito in salita. La squadra di Nicolato, inserita nel girone D insieme a Francia, Norvegia e Svizzera, ha pescato malissimo. Tre avversari di assoluto valore, difficilissimi da battere.
Per di più questi Europei Under 21 vedranno partecipare una squadra già qualificata di diritto alle Olimpiadi (la Francia, in qualità di Paese ospitante della manifestazione) e una che non potrà partecipare in ogni caso (l’Inghilterra, in quanto ai Giochi sarà presente la Gran Bretagna). Dunque saranno le migliori tre Nazionali dell’Europeo, ad esclusione delle due nobili del calcio continentale, a volare a Parigi 2024. Un motivo in più per ragionare fino all’ultimo sull’apporto che Casadei, Baldanzi e Pafundi potrebbero dare a questo gruppo. Spremerli un po’, forse, potrebbe anche convenire. Al talento non si comanda!
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