Fabio Quagliarella ha giocato per tante squadre nella sua lunga carriera, tanto è vero che è diventato noto per la difficoltà che aveva nell’esultare quando segnava, perché per rispetto nei confronti delle sue vecchie tifoserie non ha mai voluto esultare in caso di gol a una sua ex squadra.
Ma dal 2016 non solo ha trovato una squadra, la sua squadra, ma ha trovato anche l’amore di una tifoseria che ieri sera, quando al 88’ di Sampdoria-Sassuolo lo ha salutato forse per l’ultima volta da calciatore, lo ha voluto cantare con tutta la sua forza.
Quagliarella è uscito dal campo nel frastuono di canti come “C’è solo un capitano” o “Quagliarella eehh, Quagliarella oooh”, venendo sommerso di abbracci da tutte le persone in campo e dall’affetto dei tifosi, rispondendo con un lungo pianto.
Ma se leggete bene nelle righe precedenti, c’è un “forse” che potrebbe cambiare una storia già ai titoli di coda. Ai microfoni di Sky infatti dopo la partita Quagliarella ha affermato: “Ho un obiettivo, se la società lo vorrà potrà contare su di me per risalire subito”.
E con quale ruolo, lo ha chiarito subito: “Spero con tutto il cuore che tra un mese ci si riveda, ma il mio contratto scadrà e non so quali saranno le idee della futura società”. Quagliarella vuole giocare in B con la Samp e farle un ultimo regalo, riportarla subito in A per poter rispondere con la gioia da dare a un popolo all’affetto che questo stesso popolo gli ha sempre dimostrato. Parola adesso alla nuova società, che dovrà decidere se far tentare l’ultima impresa calcistica a Fabio Quagliarella.
Foto: LaPresse
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