Bari in Serie A? La promozione passa anche da… Napoli. De Laurentiis e la cessione obbligatoria

Bari in Serie A? La promozione passa anche da… Napoli. De Laurentiis e la cessione obbligatoria

“Non sono ammesse partecipazioni, gestioni o situazioni di controllo, in via diretta o indiretta, in più società del settore professionistico da
parte del medesimo soggetto, del suo coniuge o del suo parente ed affine entro il quarto grado”. Partiamo da questo breve ma preciso estratto presente al punto numero 1 del Comunicato ufficiale n. 22/A, pubblicato il 28 luglio del 2022 dalla FIGC. E volendo tradurre quanto scritto sopra, possiamo dire che l’eventuale promozione del Bari in Serie A passa anche da Napoli. Ma procediamo per gradi.

BARI: TRA SOGNO SERIE A…

Lo scorso 8 giugno, appena due giorni fa, la formazione pugliese ha disputato a Cagliari la prima partita del doppio confronto previsto per la Finale Playoff di Serie B. Una gara di andata, già disputata e pareggiata per 1-1 al 96esimo grazie all’highlander Mirco Antenucci, e una di ritorno, in programma domani, domenica 11 giugno a partire dalle ore 20.30 in un San Nicola tutto esaurito. Insomma dopo una straordinaria regular season, in casa Bari si inizia a respirare aria di Serie A anche e soprattutto perché i sardi non sono sembrati imbattibili.

Un miracoloso Radunovic più e più volte ha evitato che i Galletti si portassero avanti, anche parando un rigore a Cheddira. Mancano dunque ancora 90′ minuti o poco più, e poi si scoprirà chi insieme a Frosinone e Genoa prenderà parte alla Serie A 2023/24. Ma in Puglia, nonostante ci sia un certo ottimismo, in caso di promozione, si dovrà fare i conti con una questione alquanto scomoda. Il proprietario del Bari è Luigi De Laurentiis, figlio di Aurelio, patron del Napoli campione d’Italia. Se dunque i biancorossi dovessero staccare un pass per la massima serie, Luigi, sarebbe costretto a cedere la società.

…E UNA CORSA CONTRO IL TEMPO

Il club dovrebbe infatti essere venduto, secondo quanto riportato dal famoso articolo 16 bis delle Noif (norme organizzative interne federali) secondo il nuovo testo sopra citato. Addirittura la cessione dovrebbe avvenire cinque giorni prima della domanda di iscrizione al campionato: una vera e propria corsa contro il tempo. Il discorso cambierebbe invece, se il Bari non dovesse approdare in A. Un precedente simile lo si è avuto con Lotito. Patron della Salernitana e anche della Lazio nel 2020/21, con i granata ottenne il secondo posto in B che quindi valse il matematico accesso alla massima serie.

Lotito fu costretto a cedere la società campana ma non ci riuscì in tempi brevi: tanto che furono nominati i così detti trustee, incaricati di vendere il club che poi venne prelevato da Danilo Iervolino. Resta quindi da capire quale sarà il futuro del Bari e se ci sono delle reali trattative (magari già in fase avanzata) che quindi porterebbero fuori dall’assetto societario Luigi De Laurentiis. In ogni caso va prima data la parola al campo: c’è una Finale di ritorno da giocare.

Foto: LaPresse

Continua a leggere le notizie di OA Sport Calcio e segui la nostra pagina Facebook