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Calcio italiano

Il calcio italiano è rinato, ma non sa più vincere: 4 Finali perse tra club e Mondiali U20

Guarino Under 20

Fossimo nei panni del commissario tecnico Paolo Nicolato e dei suoi ragazzi dell’Under 21, inizieremmo davvero e preoccuparci e fare gli scongiuri. Siamo a pochi giorni dal via del Campionato Europeo di categoria e, a questo punto, l’Italia calcistica si affida tutta a Sandro Tonali e compagni. Per quale motivo? Semplice: raddrizzare un finale di stagione che ha visto le squadre di casa nostra sfiorare ben 4 successi, ma mancandoli tutti. Ecco, evitare il pokerissimo con l’Under 21 è il primo imperativo.

Ha iniziato la Roma…

A parte gli scherzi, la situazione che si è andata a creare è stata proprio questa. Grandissimi risultati, ma alla fine sono sempre stati gli avversari a festeggiare. Proviamo ad andare in ordine cronologico. In principio è stata la Roma che, a Budapest, ha perso ai calci di rigore la Finale di Europa League contro il Siviglia. Già, il solito Siviglia dell’Europa League. Primo obiettivo sfiorato al termine di un match ben interpretato dai giallorossi che, anzi, lo hanno condotto anche per diversi minuti, prima del pareggio per l’autogol di Mancini.

…poi è stata la volta della Fiorentina.

Secondo capitolo: la Conference League. A Praga la Fiorentina viene beffata al minuto 89 dal West Ham con il 2-1 siglato da Bowen in contropiede. Anche in questo caso la compagine viola ha disputato un match di spessore ma, suo malgrado, la terza coppa europea l’ha alzata il club londinese. Non c’è due senza tre, si suol dire. E il “tre”, è stata la Champions League, ovvero l’appuntamento più importante.

Infine è toccato all’Inter…

Allo stadio Ataturk di Istanbul il Manchester City ha piegato con il punteggio di 1-0 l’Inter, e il termine “piegato” è quanto mai calzante, dato che i nerazzurri hanno disputato una Finale davvero di livello, con i Citizens che hanno faticato ben più di quanto ci si potesse immaginare per conquistare la loro prima coppa “con le grandi orecchie” della storia. Dal sabato sera turco, con il terzo dispiacere per le squadre di casa nostra, alla domenica notte argentina.

Anche l’Italia Under 20…

Eh già, il quarto atto conclusivo che ci ha visto protagonisti. In questo caso la Finale del Mondiale Under 20. Il sogno del primo alloro iridato di categoria per gli Azzurrini. Al termine di un percorso eccellente, però, l’Italia del CT Carmine Nunziata ha ceduto il passo (punteggio di 0-1) ai parietà dell’Uruguay che hanno deciso l’incontro con una rete a 4 minuti dalla conclusione. 4, proprio come le finali perse nel giro di pochi giorni dalle squadre italiane.

Cosa ci lasciano questi 4 ko?

Ovviamente non si può parlare di “trend”, né si possono dare spiegazioni scientifiche a quanto avvenuto. Spesso il caso ci mette lo zampino. In questa occasione decisamente girando le spalle alle squadre di casa nostra. Forse, con il senno di poi, è mancato un pizzico di attenzione nei momenti clou oppure un atteggiamento sempre propositivo ma, come detto, sono stati i dettagli a fare la differenza. Lezioni che vanno imparate per migliorare in futuro, sperando che una occasione simile si possa ripresentare. Speriamo, intanto, che Nicolato e la sua Under 21 stiano prendendo nota. Raggiungere la finale, come accaduto per Roma, Fiorentina, Inter e Under 20, è sempre un traguardo eccezionale e ti fa vivere emozioni uniche, ma vincere e alzare al cielo la coppa, beh, fa tutta la differenza del mondo. Evitare il pokerissimo, per favore!

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