La Nations League continua a non essere un porto sicuro per l’Italia di Roberto Mancini. Così come venti mesi fa, arriva un ko contro la Spagna per 2-1, con le Furie Rosse che si andranno a giocare l’ultimo atto contro la Croazia. L’ennesima conferma del brutto momento che gli azzurri stanno ormai vivendo da mesi.
L’inizio di questo 2023 è ai limiti del disastroso per la nostra selezione. Tre le partite giocate, con due sconfitte a raffronto di una sola vittoria, perlopiù contro Malta e con un 2-0 tutto fuorché convincente. La striscia negativa prosegue anche con l’ultimo match del 2022, il 2-0 contro l’Austria: quattro partite e tre sconfitte, media da retrocessione dopo aver raggiunto la Final Four di Nations League.
Tutto questo è arrivato subito dopo il più grande successo recente della nostra Nazionale, l’Europeo itinerante del 2021. Sono ventuno le partite complessive giocate dagli azzurri tra amichevoli, qualificazioni mondiali ed europee, e il bilancio non è per nulla consono ad una squadra campione continentale solo due anni fa: otto vittorie (ben poche di peso), sei pareggi e sette sconfitte, spesso arrivate con avversarie di rango. Quelle con cui l’Italia dovrebbe giocarsela per puntare a qualcosa di più.
Quest’ultimo periodo lascia intendere come gli azzurri siano, al momento, ancora lontani dalle vette europee, figuriamoci mondiali. Non un buon viatico per poter uscire dal cono d’ombra in cui si è entrati negli ultimi anni, fatti di due mancate qualificazioni ai Mondiali precedute da due premature uscite al primo turno. E nemmeno Mancini, dopo due anni quasi perfetti, sembra in grado di poter accendere la luce.
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