Iniziano a muoversi sul mercato le big del campionato, ognuna con una strategia diversa. L’obiettivo, naturalmente, è quello di contendere lo scudetto al Napoli che, dal canto proprio, cercherà di difendere il tricolore.
Effetto domino
A condizionare il mercato di partenopei, Juventus e Milan è stata però l’incertezza legata alle figure dirigenziali che avrebbero dovuto occuparsi delle rispettive campagne trasferimenti.
Cuore bianconero
L’addio al Napoli per approdare nella Torino bianconera ha comunque impattato più sulla Juventus – in un clima già incerto per le vicende extra campo – che di fatto è rimasta ferma fino a questo momento.
Presidenzialismo
Anche perché Aurelio De Laurentiis, presidente azzurro, non si fa certo spaventare dal prendere in mano direttamente la situazione, a partire dalla scelta del nuovo allenatore (Rudi Garcia) e del nuovo ds (Mauro Meluso).
Dilemma
Proprio i campani sono alle prese con il dilemma di puntare sugli eroi dello scudetto o fare piazza pulita e ripartire con giocatori affamati per tentare di ripetere l’impresa. Intanto, Kim Min-jae è partito e anche Piotr Zielinski sembra sul piede di partenza.
Stallo
La Juventus, invece, punta tutto proprio su Giuntoli per imbastire la rosa per la prossima stagione, ma l’ex Carpi e Napoli dovrà mettere ordine in un ambiente dove tutti sono potenzialmente sul mercato per ragioni tecniche o economiche.
Gattopardesco
Il Milan, invece, che pure ha rivoluzionato il proprio organico mercato mettendo alla porta Paolo Maldini e Frederic Massara, di fatto non ha cambiato nulla nel proprio atteggiamento in sede di mercato.
Conservatorismo
Quella rossonero è, almeno sinora, una campagna conservativa: ad una uscita corrisponde una entrata: Marco Sportiello per Ciprian Tatarusanu, Ruben Loftus-Cheek per Sandro Tonali, Christian Pulisic per Brahim Diaz.
Continuità
Chi invece ha potuto lavorare in continuità è stata l’Inter che è intervenuta in maniera oculata per rispondere alle esigenze dell’allenatore. Va letta anche in questa ottica la sostituzione di Marcelo Brozovic con Davide Frattesi (sdoganando definitivamente Hakan Calhanoglu come regista), ma anche l’arrivo di Marcus Thuram come vice di Romelu Lukaku che, non a caso, si vorrebbe trattenere dal Chelsea.
Rebus
L’unica vera grande incognita in casa nerazzurra (che pure dovrà trovare un ricambio a Denzel Dumfries e magari sostituire in attacco Joaquin Correa) è quella del portiere. Se verrà concretizzata la cessione di André Onana al Manchester United, Inzaghi si troverà con un pacchetto di tre portieri completamente nuovo e con il problema non semplice di rimpiazzare adeguatamente il camerunese.
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