Ancora una chiamata per il riscatto. L’ennesima nel giro di pochi mesi. Tutto è iniziato lo scorso 31 maggio: Finale di Europa League tra Siviglia e Roma. I giallorossi, dopo un match infinito terminato solamente ai rigori, non riescono a spuntarla e a portare il trofeo a casa sono gli spagnoli. Un percorso praticamente perfetto macchiato però, dall’ultimo match a disposizione: all’interno della Puskas Arena di Budapest i sogni giallorossi si sono infranti. Ma è solamente l’inizio: passiamo al 7 giugno.
LE FINALI EUROPEE
Eden Arena di Praga ore 21.00: inizia la Finale di UEFA Conference League. Da una parte del campo si trova la Fiorentina di Vincenzo Italiano, dall’altra il West Ham di David Moyes. Gli inglesi sono una squadra ostica e per nulla bella da vedere…ma sono efficaci. Al 62esimo minuto sbloccano il match; passano 5 minuti e la Viola pareggia i conti. Ma non basta: la voglia di far bene, di non snaturarsi e dunque di rimanere maggiormente scoperti dietro da parte di Bonaventura e compagni, porta sul terzo gradino più alto dell’Europa gli Hammers: 1-2 di Bowen al 90esimo. Altra finale persa per una squadra di club italiana.
Passano 3 giorni e la data del riscatto potrebbe essere il 10 giugno. L’Inter di Simone Inzaghi, dopo un cammino insperato, stacca il pass per la Finale della UEFA Champions League. Dall’altra parte del campo c’è il Manchester City di Pep Guardiola, una società che nella propria storia e, prima di allora, non ha mai vinto una “Coppa dalle grandi orecchie”…e quale occasione migliore per farlo? Nettamente favoriti, i Citizens, spazzano via dal campo i nerazzurri con una rete di Rodri…ma quanta sofferenza e che preparazione da parte di Simone Inzaghi?
I SOGNI NAZIONALI SPAZZATI VIA…E ORA L’ITALIA UNDER 19
Per un attimo la Milano nerazzurra ha sperato di poter scippare il trofeo dalle braccia di chi lo sentiva già proprio prima del match. Chissà, se magari Lautaro avesse giocato quel pallone a rimorchio o se Ederson non avesse compiuto quei miracoli, staremmo parlando di altro. Tre finali su tre: tre sconfitte. Non è una filastrocca ma una storia triste alla quale va aggiunta un altro racconto, con lo stesso epilogo, ma questa volta per una Nazionale…l’Italia Under 20.
Carmine Nunziata e i suoi, nel Mondiale di categoria, arrivano sino in fondo, sino in Finale. Una spedizione, quella argentina, lunga e soddisfacente. Ma anche qui, dopo una rincorsa memorabile, lo scivolone è arrivato a un passo dal traguardo. L’11 giugno, l’Uruguay Marcelo Broli, una squadra pratica più che bella da vedere, imbriglia l’Italia e all’86esimo con Luciano Rodriguez, fissa il risultato sull’1-0. Siamo a quattro finali perse, continentali e non, su quattro.
Una sorta di maledizione che non si è spezzata nemmeno con i ragazzi dell’oramai ex ct Paolo Nicolato, i giovani azzurri dell’Italia Under 21. Un Europeo di categoria, quello disputato da Tonali e compagni, da dimenticare. Questa volta la nostra Nazionale non è andata oltre le fase a gironi. Ma torniamo al presente sperando di dimenticare il passato recente: perché l’Italia Under 19, tra appena due giorni, avrà un’opportunità importantissima: quella di disputare la Finale dell’Europeo Under 19 che si sta disputando a Malta. Nella serata di ieri, Alberto Bollini e i suoi ragazzi, hanno fatto fuori, in semifinale, la Spagna di José Lana. Un 2-3 di rarissima bellezza: prima il vantaggio degli azzurri, poi il pareggio spagnolo e ancora l’1-2 dell’Italia.
In seguito ancora una volta il pareggio delle Furie Rosse e poi, all’85esimo, la girata di testa vincente di Luca Lipani. Un match pirotecnico arrivato dopo una buona fase a gironi. L’Italia Under 19 nonostante la giovane età, si è mostrata una formazione con carattere da vendere e domenica 16 luglio, a partire dalle 21.00, avrà l’opportunità di mostrarlo definitivamente. Francesco Pio Esposito e compagni giocheranno la finale del torneo contro il Portogallo, la stessa formazione che lo scorso 6 luglio ha rifilato una manita ai ragazzi di Bollini: è il momento della rivincita? Ultima parola al campo.
Foto: LaPresse
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