Se nella passata Serie A si era dovuto aspettare gennaio per vedere il Napoli sconfitto, in questo campionato gli azzurri sono caduti alla terza giornata, nella seconda sfida giocata al “Maradona”.
Ritorni
Se il primo ko dello scorso campionato era arrivato per mano dell’Inter al Meazza, la prima a violare lo stadio campano era stata la Lazio di Maurizio Sarri che sabato sera, 2 settembre, ha fatto il bis dopo il successo dello scorso marzo.
Rivoluzione
Dopo il Tricolore, però, a Napoli era partita una mezza rivoluzione: via ds e allenatore e via anche una pedina cardine come Kim Min-jae in difesa.
Certezze
Il nuovo tecnico, Rudi Garcia, è ripartito dalle certezze che la squadra aveva maturato nella passata stagione, ma portando anche qualcosa di proprio.
Numeri
Chiaramente il campione statistico è estremamente limitato, ma mostra già una certa tendenza: finora il Napoli, almeno per quanto riguarda il volume di occasioni create e subite, ha fatto registrare miglioramenti rispetto alla passata Serie A.
Scommesse
Il club azzurro ha quindi scommesso sulla capacità del nuovo allenatore di portare piccoli miglioramenti all’interno di un meccanismo già rodato, con la speranza (o la consapevolezza) che i giocatori più importanti come Victor Osimhen e Kvicha Kvaratskhelia potessero riconfermarsi a così alti livelli.
Lavoro
Non sarà, però, semplice assorbire la partenza di Kim e in questo determinante sarà il lavoro del tecnico nel costruire una fase difensiva solida, cosa già riuscitagli in passato.
Outsider
È comunque presto per sapere se il Napoli riuscirà a confermarsi Campione d’Italia, ma i campani sono chiamati ad un ulteriore salto, anche considerando il valore delle avversarie. Il successo nello scorso campionato è stato tanto netto quanto inatteso, dato che gli azzurri non avevano la rosa né con la maggiore qualità né con la maggiore profondità.
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