Nonostante una prestazione complessiva in chiaroscuro per la nuova Nazionale del ct Luciano Spalletti – come in qualche modo naturale considerato il tempo a disposizione dell’ex tecnico del Napoli – non sono mancate individualità capaci di mettersi in luce durante questa finestre di qualificazioni a Euro 2024.
Protagonismo
Il grande protagonista è stato senza dubbio Davide Frattesi, la cui doppietta è risultata decisiva per battere l’Ucraina con conseguente aggancio in classifica. Il centrocampista dell’Inter sembra davvero pronto all’esplosione definitiva.
Maturità
Gettato nella mischia a gara in corso contro la Macedonia del Nord, Giorgio Scalvini è stato confermato da Spalletti nel secondo e delicato match con l’Ucraina. A dispetto della giovane età, il difensore dell’Atalanta non ha affatto sentito la pressione offrendo una prestazione di spessore.
Tranquillità
Manuel Locatelli, nonostante la lunga astinenza da Azzurro, si è piazzato in mezzo al campo di San Siro e ha preso subito le chiavi del centrocampo mettendo ordine ed equilibrio alla manovra italiana, magari senza troppi apparire, ma certamente offrendo una prestazione sostanziosa.
Rilancio
Il doppio match con la Nazionale ha rimesso Nicolò Zaniolo al centro dell’attenzione italiana. Pur all’intento di due gare – nel complesso – non trascendentali, il giocatore del Galatasaray si è rimesso sulla mappa del nostro calcio candidandosi ad essere uno dei protagonisti del nuovo ciclo azzurro.
Utilità
Se Ciro Immobile ha timbrato con un gol all’esordio di Spalletti sulla panchina della Nazionale, Giacomo Raspadori ha convinto maggiormente a livello di prestazione, dimostrando di poter essere un tassello tatticamente prezioso, forse imprescindibile, per questa Italia.
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