Fino ad ora la carriera di Moise Kean non è mai sbocciata del tutto. Da quel 19 novembre 2016, giorno del debutto in Serie A contro il Pescara, il centravanti azzurro ha messo a segno 47 gol in 207 partite ufficiali con le maglie di Juventus, Verona, Everton e PSG, più 4 reti in Nazionale nelle 12 presenze con la maglia tricolore. Un bottino più che discreto per un ragazzo del 2000 ma, considerando le attese poste dopo le sue prime uscite con i “grandi”, ci si aspettava qualcosa in più dalla punta bianconera.
Di certo il percorso di Kean non è stato in discesa, anzi: infatti, dopo aver trovato più spazio tra i bianconeri nella stagione 2018-2019, il centravanti piemontese è stato ceduto all’Everton per una cifra vicina ai 30 milioni di euro. Nella sua esperienza a Liverpool, Kean ha trovato numerose difficoltà ad ambientarsi in un contesto decisamente differente rispetto a quello vissuto prima di allora, perciò l’azzurro è stato girato in prestito al PSG per la stagione successiva. Sotto l’ombra della Torre Eiffel, Kean ha trovato la miglior condizione della carriera, ma la società parigina non riscattò il cartellino dell’attaccante, il quale farà poi ritorno alla Juventus dalla stagione 2021-2022.
Moise Kean ha una doppia occasione da poter sfruttare nei prossimi giorni. La prima gli si presenterà proprio quest’oggi nel derby della Mole contro il Torino: visti gli stop di Dusan Vlahovic e Federico Chiesa, sarà compito dell’azzurro guidare l’attacco bianconero verso la vittoria che permetterebbe ai bianconeri di rimanere in scia a Inter e Milan per la testa della classifica. La seconda potrebbe arrivare nella settimana che verrà: infatti Luciano Spalletti ha deciso di chiamare l’azzurro per i due incontri valevoli per la qualificazione a Euro 2024 con Malta e Inghilterra. Considerando che all’appello mancheranno Ciro Immobile e Mateo Retegui, l’attaccante juventino potrà avere spazio in almeno una delle due sfide programmate nei prossimi giorni e, se Kean dovesse rispondere presente Spalletti, il quale nelle scorse settimane ha avuto un faccia a faccia con l’attaccante, gli potrebbe garantire un posto in Nazionale anche negli impegni di novembre.
Foto: Lapresse
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