Azzurri
Nazionale italiana tutto l’anno: chi sale e chi scende tra i convocabili di Spalletti. Colombo si candida per un posto in attacco
L’undicesima giornata della Serie A 2023-2024 è stata ricca di gol, emozioni e ribaltoni di scena, i quali hanno reso piacevole e divertente il weekend calcistico italiano appena trascorso. Nelle dieci partite in programma, alcuni calciatori azzurri si sono fatti notare per prestazioni davvero convincenti, le quali non possono essere ignorate dal CT della Nazionale italiana, Luciano Spalletti, il quale dovrà diramare nel fine settimana che verrà la lista dei convocati in vista delle ultime partite per le qualificazioni a Euro 2024. Andiamo a vedere chi è salito nelle gerarchie del tecnico toscano, e chi invece rischia di poter essere escluso dall’elenco.
CHI SALE
RICCARDO CALAFIORI (Bologna) – Arrivato alla corte di Thiago Motta senza grosse aspettative, il classe 2002 romano, sfruttando alcune assenze, è diventato col passare delle settimane un perno della difesa felsinea. Nell’ultima giornata di campionato, l’ex Basilea si è disimpegnato come meglio non poteva anche nella linea a quattro giganteggiando sugli attaccanti della Lazio, i quali non sono riusciti a prevalere sul 21enne. Considerando che all’occorrenza può giocare anche a centrocampo, per il futuro il tuttofare rossoblù può rappresentare un’alternativa valida nel roster di Spalletti.
GIACOMO RASPADORI (Napoli) – In assenza di Victor Osimhen, le redini dell’attacco partenopeo le ha prese il centravanti classe 2000. Partita dopo partita, l’ex Sassuolo aggiunge qualcosa in più al suo gioco e – dato da non sottovalutare – ha iniziato a segnare con insistenza, visto che il gol con la Salernitana è stato il terzo centro consecutivo della sua stagione. Se dovesse continuare su questi ritmi, il 23enne emiliano non merita solamente una convocazione ormai scontata, ma anche la titolarità al centro dell’attacco italiano.
LORENZO COLOMBO (Monza) – Da un paio d’anni si attende l’esplosione definitiva di questo ragazzo, le cui qualità tecniche e fisiche non sono mai state in discussione. Dopo un avvio di stagione non semplicissimo, complice anche il trasferimento last-minute in Brianza, il centravanti classe 2002 è stato l’MVP della sfida con il Verona in virtù della doppietta che ha trascinato i suoi. Insieme ad Andrea Colpani, l’ex Milan forma una duo offensivo potenzialmente formidabile che si potrà anche ricreare con la maglia azzurra fra qualche mese.
CHI SCENDE
GIANLUCA MANCINI (Roma) – Il suo posto, almeno per gli impegni del mese di novembre, non è in discussione, ma il difensore giallorosso non può permettersi ulteriori svarioni come quello commesso nella giornata di domenica, dove l’ex Atalanta si è fatto prima anticipare, poi superare con una facilità disarmante, da Banda nell’azione del gol leccese, se l’obiettivo è quello di voler disputare eventualmente gli Europei nella prossima estate.
GIORGIO SCALVINI (Atalanta) – Una giornata no può capitare a chiunque, sia chiaro, ma la serata del classe 2003 bergamasco contro l’Inter è stata davvero complicata. Messo costantemente in apprensione da Lautaro, il difensore della Dea non è mai riuscito a entrare nel vivo del match, commettendo per di più diversi errori, segno forse che a certi livelli faccia ancora fatica a mostrare le sue doti.
MATTIA ZACCAGNI (Lazio) – La stagione dell’ala biancoceleste non è mai decollata del tutto, anzi. Si può dire che il 28enne stia vivendo un periodo di netta flessione rispetto alla strabiliante scorsa stagione. Sarri è preoccupato per il rendimento misero del suo esterno d’attacco, il quale ha contribuito al gol solamente in due circostanze fino ad ora. Per smentire i dubbi, l’ex Verona ha due chance da non fallire – Feyenoord e il derby con la Roma – ed evitare di rimanere al di fuori del giro dei convocati.
Foto: Lapresse
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