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Nazionale italiana tutto l’anno: chi sale e chi scende tra i convocabili di Spalletti. Jorginho si ritinge d’azzurro, Rugani scalpita in difesa

Jorginho

La settimana che verrà sarà fondamentale per le sorti dell’Italia di Luciano Spalletti ai fini della qualificazione agli Europei del 2024. Gli azzurri si giocheranno tutto nelle ultime due partite in programma nel girone C, rispettivamente in casa contro la Macedonia del Nord e in trasferta con l’Ucraina, i cui esiti determineranno se l’Italia volerà in Germania oppure dovrà aspettare i playoff. Il CT azzurro ha diramato la lista dei nomi che saranno impiegabili per queste due sfide, in cui figurano new entry e vecchie conoscenze. Andiamo a vedere chi, grazie alle recenti prestazioni, può scalare le gerarchie di Spalletti, e chi invece rischia di uscire dai radar del tecnico toscano.

CHI SALE

MICHELE DI GREGORIO (Monza) – Contro il Torino non si è espresso nella miglior versione, ma la sua ennesima prova positiva tra i pali dei brianzoli non può passare inosservata. Il 26enne nato a Milano sta performando come non mai in questa stagione. Se il Monza, secondo il dato degli expected goals, ha subito sei reti in meno di quelle che avrebbe dovuto incassare, il merito è principalmente suo. Il reparto dei portieri in nazionale è al completo, ma Spalletti potrebbe concedere una chance al classe 1997 se dovesse confermarsi su questi livelli.

DANIELE RUGANI (Juventus) – Il tanto vituperato centrale difensivo bianconero si sta riscoprendo dopo un periodo decisamente lungo in cui ha faticato a trovare spazio. Complici gli infortuni di Alex Sandro e Danilo, l’ex Empoli ha stupito tutti, formando insieme a Bremer e Gatti un terzetto difensivo di assoluta affidabilità. Dopo quasi sei anni di assenza dalla maglia azzurra – l’ultima presenza risale al 4 giugno del 2018 contro l’Olanda – il classe 1994 potrebbe rientrare nel giro dei convocati.

JORGINHO (Arsenal) – Rispetto ai due nomi fatti in precedenza, il centrocampista di origini brasiliane è già stato richiamato da Spalletti per le due prossime partite. L’ex Napoli e Chelsea, dopo un problema fisico che lo ha condizionato agli albori della stagione, si è ripreso la titolarità al centro della mediana dei Gunners, dando segno di essere ancora un profilo più che valido per la nazionale, alla quale servirebbe a tutti i costi un uomo capace di dirigere le redini del centrocampo come il nativo di Imbitumba.

CHI SCENDE

LEONARDO SPINAZZOLA (Roma) – La stagione del laterale umbro è stata costellata da numerosi alti e bassi, specialmente dovuti ai numerosi acciacchi fisici che lo minano continuamente. Nel derby della capitale, l’ex Juventus e Atalanta ha brillato solamente all’inizio, poi, col passare dei minuti, è calato vistosamente di energie, non garantendo la giusta presenza sulla fascia. In un ruolo dove Dimarco e Udogie si stanno facendo oltremodo valere, lo spazio in nazionale per il classe 1993 sembra essere precluso.

RICCARDO ORSOLINI (Bologna) – Dopo un ottobre di fuoco, l’ex Ascoli è stato comunque lasciato a casa dal CT Spalletti per questi due impegni fondamentali. L’attaccante esterno dei rossoblù forse è rimasto condizionato dalla notizia, steccando in parte il match con la Fiorentina, sebbene abbia segnato una rete poi annullata dal VAR. Evidentemente, l’ala destra degli emiliani è considerata meno di altri da Spalletti, ma il trend potrebbe cambiare col passare dei mesi.

CIRO IMMOBILE (Lazio) – Dopo i fasti europei, il centravanti di Torre Annunziata è tornato faticare parecchio nell’ultima stracittadina della capitale. Il capitano dei biancocelesti non è riuscito a incidere come avrebbe dovuto fare in una partita di tale importanza, preoccupandosi più a lamentarsi con l’arbitro che a produrre gioco. Per tornare a vestire la maglia azzurra, il 33enne dovrà ripetere le prestazioni intraviste con la Fiorentina e con il Feyenoord, certamente non quella di domenica sera.

Foto: Lapresse

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