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Pagelle Italia-Macedonia del Nord 5-2: Chiesa fa la differenza, incubo Jorginho, Berardi poco ispirato

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Missione compiuta. L’Italia supera la Macedonia per 5-2 all’Olimpico di Roma e si facilita il compito per qualificarsi ai prossimi Europei. Una partita che sembrava chiusa nel primo tempo, con il gol di Darmian dopo 17 minuti e la doppietta di Federico Chiesa ta 40′ e 47′ per cancellare il rigore sbagliato di Jorginho poco prima. I macedoni tornano a risvegliare vecchi fantasmi con la doppietta di Atanasov, ma Raspadori a otto minuti dal termine ed El Shaarawy in pieno recupero fanno calare il sipario.. Ora agli azzurri basterà non perdere lunedì alla BayArena contro l’Ucraina per poter staccare il biglietto per la manifestazione continentale.

PAGELLE ITALIA-MACEDONIA DEL NORD

ITALIA

Gianluigi Donnarumma: 5,5. Serata sonnecchiante per il portiere del Paris Saint-Germain nel primo tempo, poi la Macedonia trova due reti in con due soli tiri. Sul primo forse poteva fare qualcosa in più in uscita, mentre è incolpevole sul secondo.

Matteo Darmian: 6,5. Titolare per lo squalificato Di Lorenzo, ripaga la fiducia con la zuccata dell’1-0. Tiene bene, partecipando sempre alla manovra, ma si lascia sfuggire Atanasov in occasione del 3-1.

Federico Gatti: 6,5. Lo scorso anno con l’Austria sembrava un bambino spaurito, oggi è un gigante lì dietro. Per non farsi mancare niente si procura anche il rigore sbagliato da Jorginho.

Francesco Acerbi: 6. Se due anni fa gli avessero detto che avrebbe ricoperto un ruolo di primo piano in Nazionale a 35 anni, probabilmente avrebbe riso. Spalletti si fida e ne fa il leader della sua difesa per quest’oggi. Protagonista sfortunato sulla rete del 3-2.

Federico Dimarco: 6. Nel primo tempo approfitta delle praterie a disposizione e mettendo a ferro e fuoco la fascia destra macedone assieme a Chiesa. Nella seconda frazione sembra meno ispirato e la sua spinta viene progressivamente di meno. Nel finale si regala però l’assist per il gol di El Shaarawy.

Nicolò Barella: 6,5. Il solito trottolino che combatte contro tutto e tutti in mezzo al campo. Recupera la solita mole enorme di palloni e con la sua qualità prova a proporsi tanto anche in avanti. È entrato in condizione al momento giusto.

Jorginho: 6. La maledizione dei rigori in azzurro prosegue. Si va a prendere il pallone di forza per mettersi alle spalle quegli errori di due anni fa con la Svizzera, ma Dimitrievski non ci casca. Almeno però la sua rimane una discreta partita, gestendo bene i ritmi: la sufficienza è il minimo. (Al 62′ Bryan Cristante: 5,5. Entra per rinforzare il centrocampo azzurro, che però con lui inizia a tremare).

Giacomo Bonaventura: 6. Si ripropone la stessa staffetta dello scorso mese con Frattesi. Il calciatore della Fiorentina fa il solito lavoro da box to box, spingendosi quando può in avanti e sfiorando anche il quarto gol. (Al 62′ Davide Frattesi: 6. Entra nel momento più complicato della partita, i suoi movimenti senza palla per  supportare le punte non vengono serviti.)

Domenico Berardi: 5,5. L’uomo più in ombra del tridente offensivo. Appare poco ispirato, perdendo qualche pallone di troppo tra cui quello del 3-2. (Al 77′ Stephan El Shaarawy: 6,5. Si mette sulla sinistra per dare un po’ di brio alla manovra e si toglie anche la soddisfazione di chiudere i conti, tornando al gol in azzurro dopo oltre tre anni.)

Giacomo Raspadori: 7. Tanto movimento e lavoro di raccordo per il calciatore del Napoli, contribuendo a creare una gran mole di occasioni. E nel finale, dopo essersene visto uno annullato nel primo tempo, arriva anche un gol meritatissimo, il sesto in azzurro, che fa tornare il respiro a tutto l’Olimpico. (Al 90′ Gianluca Scamacca SV)

Federico Chiesa: 7,5. La botta dopo tre minuti fa temere il peggio, ma invece resta in campo e fa a fette Dimoski sulla sinistra. E in più ci mette la prima doppietta in azzurro: nel tridente di Spalletti non può mai mancare: indiavolato. (Al 62′ Zaniolo 5,5. Entrare al posto di un Chiesa ispirato non aiuta per niente. Prova a farsi vedere sprigionando i suoi cavalli, ma incocciando spesso nei difensori avversari.)

All. Luciano Spalletti: 6,5. Quasi un’ora poetica della sua Nazionale, di cui può essere estremamente soddisfatto, e un finale in crescendo. In mezzo, venti minuti in cui si è tremato parecchio, prendendo due tiri con due gol subiti. Bene a tornare sul pezzo, ma bisognerà evitare certi rischi. La strada però rimane quella giusta.

MACEDONIA DEL NORD

Dimitrievski 6; Manev 5 (Al 46′ Ashkovski 5,5), Serafimov 6, Musliu 5,5; Dimoski 5, Elezi 5,5 (Al 64′ Alimi 6), Ademi 5 (al 46′ Atanasov 7,5), Bardhi 6, Alioski 5,5; Elmas 5,5 (Al 72′ Curlinov 5); Miovski 5 (al 46′ Ristovski 5,5). All. Milevski 6.

Foto: LaPresse

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