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Nazionale italiana tutto l’anno: le risposte ottenute da Spalletti.

L’Italia si prende il pass per i prossimi Europei. Un pari sofferto contro l’Ucraina, ma basta per andare a difendere il titolo europeo conquistato due anni fa a Wembley. Iniziamo allora a monitorare chi possono essere i convocati per la prossima spedizione continentale, con la nostra rubrica ‘Nazionale Italiana tutto l’anno’. Chi potrebbe aver conquistato Spalletti in questa settimana? Chi può aver perso qualcosa nelle gerarchie? Scopriamolo insieme.

CHI SALE

Alessandro Buongiorno – Il centrale del Torino è un giocatore sempre più affidabile. Spalletti ha fiducia in lui e decide di schierarlo nel match da dentro o fuori con l’Ucraina: match quasi perfetto per il classe ’99, che lancia un segnale inequivocabile al tecnico di Certaldo. Il granata c’è per la difesa.

Matteo Darmian – Trentaquattro anni da compiere tra pochi giorni, ma sta diventando imprescindibile per gli azzurri come per l’Inter grazie alla sua capacità di ricoprire più ruoli. Assente Di Lorenzo con la Macedonia del Nord, Spalletti sceglie lui sull’esterno e ripaga con una prestazione diligente ed il gol dell’1-0. Uno come lui può sempre servire in un torneo continentale.

Federico Chiesa – Il più in forma degli azzurri. In entrambe le partite riesce a fare la differenza sulla sinistra, facendo girare la testa ai suoi avversari, chiunque essi siano. Nel tridente di Spalletti uno come lui non può mai mancare per il brio che porta alla manovra: forse il vero fuoriclasse offensivo di questa squadra è davvero lui.

CHI SCENDE

Jorginho – Torna in Nazionale, ma senza incidere. Prova a togliersi la scimmia dalla spalla dei calci di rigore, ma Dimitrievski lo manda ancor di più nell’incubo. Ma a parte i tiri dagli undici metri, sia con la Macedonia del Nord che con l’Ucraina è osservato speciale delle difese avversarie, consentendogli di giocare ben pochi palloni, costringendo Barella a compiti di impostazione. Non il miglior modo di rientrare nel giro.

Bryan Cristante – Fateci caso: in entrambe le partite entra al posto di Jorginho e con lui in campo l’Italia abbassa parecchio il baricentro iniziando a soffrire oltremodo. Non riesce a fare schermo avanti alla difesa e rischia anche di combinare la frittata con un fallo su Mudryk in pieno recupero che poteva concedere un rigore all’Ucraina. Da perno basso di centrocampo, non funziona.

Domenico Berardi – L’ala del Sassuolo poteva avere una possibilità per avanzare la sua candidatura da titolare sulla destra, ma non la sfrutta. Partita abulica contro la Macedonia del Nord, in cui viene cercato poco dai compagni anche perché Chiesa a sinistra fa onde. Non ha la chance di rifarsi venendo escluso dai convocati contro l’Ucraina.

Foto: LaPresse

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