Quando un calciatore può diventare professionista? C’è un minimo di età. Il caso Camarda e la deroga federale

La prossima sfida di campionato tra Milan e Fiorentina sarà interessantissima su più fronti, e non solo dal punto di vista del gioco delle due squadre. Sia i Diavoli che la Viola propongono due modi di giocare a calcio efficaci, non a caso a parlare per loro è la classifica. Attualmente i rossoneri si trovano al terzo posto a quota 23 punti. I toscani invece, viaggiano al sesto posto e hanno racimolato ben 20 punti. A San Siro ci si aspetta una bolgia e attenzione perché il match potrebbe riscrivere la storia della Serie A.

Potrebbe infatti esordire il giocatore più giovane di sempre in massima serie. Si tratta del quindicenne Francesco Camarda. Stefano Pioli potrà contare su di lui: tanti gli infortunati in avanti, dunque il giovane talento sarà a disposizione del mister rossonero.

Ma, prima di questa conferma, è stato necessaria una deroga federale arrivata nelle scorse ore. “Vista la documentazione prodotta dalle Società interessate, ai sensi dell’art. 34, comma 3, delle N.O.I.F., è stata concessa deroga ai seguenti calciatori/calciatrici ‘giovani’ tesserati: Camarda Francesco”. Questo testo, di fondamentale importanza, ha dato il via libera a Pioli per convocare il ragazzo. Ma a che età si può diventare professionisti nel calcio italiano.

“I calciatori con la qualifica di “giovani di serie”, al compimento anagrafico del 16° anno d’età e purché non tesserati a titolo temporaneo, possono stipulare contratto professionistico. II calciatore ”giovane di serie” ha comunque diritto ad ottenere la qualifica di “professionista” e la stipulazione del relativo contratto da parte della società per la quale è tesserato”. Questo quanto riportato dall’articolo 33 comma 3 presente nelle “Norme organizzative interne della FIGC”.

Foto: LaPresse

Continua a leggere le notizie di OA Sport Calcio e segui la nostra pagina Facebook