Sfida d’alta classifica quella che è iniziata a partire dalle ore 18.00 per la 13ma giornata della Serie A 2023-2024. Al Gewiss Stadium di Bergamo, Atalanta e Napoli si affrontavano per un match dalla posta in palio altissima, visto che le due squadre si contendevano la quarta piazza della classifica. Il Napoli era reduce dal clamoroso ko interno con l’Empoli per 1-0, l’Atalanta invece veniva dal pareggio esterno per 1-1 con l’Udinese. I campioni d’Italia sono riusciti ad avere la meglio sui padroni di casa per 2-1: gli azzurri passano in vantaggio con Kvaratskhelia al 44′, Lookman pareggia l’incontro al 53′ prima della rete decisiva messa a segno da Elmas al 79′. Con questo successo, il Napoli sale momentaneamente al terzo posto a quota 24 punti, a +4 sulla Dea che rimane quinta.
PAGELLE ATALANTA-NAPOLI 1-2
ATALANTA
Marco Carnesecchi: 5.5. Non può nulla sul colpo di testa ravvicinato di Kvaratskhelia, ma è abilissimo nel bloccare il pallonetto tentato da Zielinski nel recupero del primo tempo, rimediando alla sciocchezza di Ederson. Rovina il suo match con l’errore in impostazione che porta alla rete di Elmas.
Giorgio Scalvini: 5. La sua prestazione è macchiata dall’errore commesso in occasione del gol di Kvaratskhelia. E’ lui a tenere in gioco il georgiano in occasione del cross di Di Lorenzo, permettendo poi al numero 77 partenopeo di andare a segno.
Berat Djimsiti: 6. Segue come un’ombra Raspadori, limitandone le possibilità di servire i compagni. Il centravanti azzurro si muove moltissimo, perciò è costretto a correre come un forsennato, tenendo però botta in qualche modo.
Sead Kolasinac: 6. Dalle sue parti agisce Kvaratskhelia. Ogni tanto va in affanno a causa della differenza di velocità, ma con esperienza e intelligenza mette una pezza in tutte le circostanze potenzialmente pericolose per la sua squadra. Dal 76′ Giovanni Bonfanti: s.v.
Davide Zappacosta: 6. Si fa vedere di tanto in tanto sulla destra, sovrapponendosi alla mezz’ala di turno e concedendo poco in difesa. Esce nel primo tempo a causa di un problema alla caviglia, rimediato in un contrasto con Anguissa. Dal 33′ Hans Hateboer: 6.5. Entra in campo senza essersi riscaldato come dovuto, perciò all’inizio è impacciato. Nella ripresa invece cambia completamente registro, salendo in cattedra sulla fascia destra come nei giorni migliori. E’ suo il cross che ha portato alla rete di Lookman.
Ederson: 6. Quando si inserisce è sempre una spina nel fianco della difesa partenopea, ma non trova mai il modo per poter calciare in porta. Mezzo voto in meno per la follia commessa nel finale del primo tempo, quando con un’improvvida giocata ha rischiato di regalare una rete a Zielinski.
Teun Koopmeiners: 6. I giocatori di Mazzarri sanno che l’olandese è il faro tecnico della formazione bergamasca, perciò i partenopei non gli permettono mai di impostare il gioco, schermandolo di fatto con ogni mezzo possibile.
Mitchel Bakker: 5,5. Non inizia male, provando di tanto in tanto l’incursione in area, ma si perde troppo facilmente da Di Lorenzo in occasione della rete di Kvaratskhelia. Esce all’intervallo. Dal 46′ Matteo Ruggeri: 6. Storia differente rispetto all’olandese. Anche se non al meglio, il giovane laterale azzurro si fa valere decisamente di più rispetto all’ex Leverkusen, spingendo a tutta sin dal 1′ della ripresa sulla sinistra. Non compie giocate decisive, ma il suo lo ha offerto
Mario Pasalic: 6. Si deve disimpegnare in un ruolo in cui è poco avvezzo, rimanendo più coperto rispetto al solito. Disputa una partita di sostanza, spendendosi molto in fase di non possesso per coprire le linee di passaggio avversarie.
Ademola Lookman: 7. Prova a battersi come può contro i due centrali avversari, ma non ha la struttura fisica per reggere i duelli in mezzo al campo. Nel secondo tempo, però, entra con un altro piglio in campo e, dopo pochi minuti, pareggia il match con un preciso colpo di testa che si insacca nella porta avversaria. Dal 83′ Gianluca Scamacca: s.v.
Charles De Ketelaere: 6. Sulla falsariga del partner d’attacco nigeriano: il belga prova a spendersi in tutte le fasi di gioco, abbassandosi il più possibile nel contenere le azioni d’attacco del Napoli per poi provare a ripartire, ma non riesce a incidere come voluto. Dal 83′ Luis Muriel: s.v.
All. Gasperini: 6. La sua squadra approccia il match con la strategia consueta, pressando la squadra di Mazzarri con la solita ferocia agonistica. Si fanno sorprendere nel primo tempo da Kvaratskhelia, mentre in apertura di ripresa la Dea domina, riuscendo a pareggiare. La rete di Elmas gela il morale ai nerazzurri, i quali hanno compiuto una partita di assoluto valore.
NAPOLI
Pierluigi Gollini: 6,5. Nel suo vecchio stadio, l’estremo difensore partenopeo non fa rimpiangere Meret. Intervento degno di nota quello effettuato su Koopmeiners, dopo la rete segnata da Kvaratskhelia, che ha salvato il risultato.
Giovanni Di Lorenzo: 6,5. Match di sostanza per il capitano azzurro. In difesa è pressocché insuperabile, tenedo sempre la linea e bloccando le iniziative degli avversari. In avanti, invece, si fa notare nell’azione del vantaggio firmato Kvaratskhelia, crossando il pallone per la testa del georgiano.
Amir Rrahmani: 6,5. Buona prova per il centrale kosovaro. E’ sempre attento quando deve andare in pressione su Lookman e De Ketelaere, rompendo la linea sempre con i tempi giusti. Il VAR gli revoca la gioia del gol per un offside millimetrico.
Natan: 6. Nel primo tempo è impeccabile, seguendo come un segugio De Ketelaere e Lookman per impedirgli di produrre gioco. Cala vistosamente nella ripresa, subendo gli attacchi degli avversari, anche se riesce a non crollare. Dal 77′ Leo Ostigard: s.v.
Mathìas Olivera: 6. Fino al momento del suo infortunio, l’uruguagio non era dispiaciuto, non commettendo imperfezioni in particolare in entrambe le fasi. Si fa male verso la fine del primo tempo, si teme un infortunio serio al ginocchio. Dal 39′ Juan Jesus: 5. Deve posizionarsi sulla fascia sinistra, ruolo inconsueto per il brasiliano. In più, dalla sua parte agisce Hateboer, entrato a partita in corso e perciò più fresco rispetto al resto dei giocatori. Ne esce fuori un mix che mette in estrema difficoltà l’ex Roma, il quale non trova il modo per salvare la situazione.
Zambo Anguissa: 6. Si dimena come può nella mediana, facendosi notare meno in fase offensiva per concentrarsi nel rubare il maggior numero di palloni possibili. Accusa un po’ di stanchezza nel corso del match, ma la sua prova rimane sufficiente.
Stanislav Lobotka: 6,5. In mediana è una calamita, visto che appena un pallone si avvicina dalle sue parti, in qualche modo finisce nei propri piedi. Ciò è dovuto alle sue qualità di stopper e interditore, caratteristiche che lo rendono un centrocampista a tutto tondo.
Piotr Zielinski: 5,5. Non era al meglio delle condizioni alla vigilia del match, e ciò si è visto nella serata odierna. Impreciso in impostazione e sprecone sotto porta, con quel pallonetto fermato da Carnesecchi che grida ancora vendetta. Dal 77′ Jens Cajuste: s.v.
Matteo Politano: 6. Non così brillante come al solito. A causa della marcatura a uomo dei difensori bergamaschi, non ha modo di potersi girare col mancino per calciare in porta, mentre quando la squadra di Mazzarri riparte, lo fa sempre dalla fascia opposta. Dal 64′ Eljif Elmas: 7. Decisivo. Non tocca moltissimi palloni, ma è implacabile sotto porta, centrando lo specchio con il destro per riportare la sua squadra in vantaggio, facendosi trovare pronto al momento giusto nel posto giusto.
Giacomo Raspadori: 6. Da caratteristiche si abbassa molto per cercare di avviare le azioni offensive dei partenopei. Non riesce a muoversi più di tanto sotto la pressione dei tre centrali avversari, perciò rende meno rispetto al solito, ma le sue tracce creano sempre pericoli. Dal 64′ Victor Osimhen: 6,5. Prova subito a mettersi in mostra con una conclusione dal limite. L’attaccante nigeriano è decisivo in occasione della rete di Elmas, offrendo il pallone della vittoria al macedone dopo l’errore di Carnesecchi.
Kvhicha Kvaratskhelia: 7. Se deve andare incontro alla palla, e ha la porta avversaria di spalle per via delle marcature avversarie, risulta meno pericoloso, visto che non può far scatenare i suoi cavalli. Alla sua prima incursione in area va a segno, sfruttando al meglio il cross di Di Lorenzo per sbloccare il match.
All. Mazzarri: 6,5. Torna sulla panchina partenopea dopo oltre 10 anni e, contro un avversario complicato, ritrova immediatamente il successo. La sua squadra entra con la giusta attenzione in campo, amministrando i primi minuti il gioco per poi affondare il colpo col passare dei minuti. Nella ripresa il Napoli si fa schiacciare dalla pressione dei bergamaschi ma, con un pizzico di fortuna e molta caparbietà, i suoi ragazzi riescono a piazzare la zampata vincente.
Foto: LPS
Continua a leggere le notizie di OA Sport Calcio e segui la nostra pagina Facebook