La Fiorentina è sicura del passaggio del turno in Conference League. La squadra di Vincenzo Italiano ha la meglio sul Genk nella quinta giornata valida per il gruppo F; nel primo tempo è Kayembe a sbloccarla, ma in pieno recupero arriva il pareggio di Martinez Quarta. La partita viene poi risolta da un rigore di Nico Gonzalez, con un finale poi assai nervoso. Ai viola basterà non perdere con il Ferencvaros per chiudere il raggruppamento al primo posto.
PAGELLE FIORENTINA-GENK
FIORENTINA
Oliver Christensen 6. Serata spensierata per l’estremo difensore, che non è mai costretto a grandi interventi. Non può niente sul gol.
Fabiano Parisi 5. Schierato a destra, non spinge tantissimo ritrovandosi sempre sotto pressione. Colpevole nella lettura errata sul movimento di Baah in occasione del gol del vantaggio belga. (Al 46′ Michael Kayode 7. Torna in campo dopo l’infortunio patito con il Ferencvaros e coincide con la massima spinta dei viola. Un treno a destra, si procura il rigore grazie alla sua grande gamba. )
Lucas Martinez Quarta 6,5. Sempre più leader della retroguardia viola, un paio di chiusure da cineteca. E poi, sui piazzati è pericolosissimo, trovando il gol del pari ad un sospiro dalla fine del primo tempo. Rimane negli spogliatoi a causa del giallo preso (Al 46′ Nikola Milenkovic 6. Quando entra, il Genk non è più pericoloso. Ordinaria amministrazione per lui.)
Yerry Mina 6. Dopo mesi difficile a causa di alcuni infortuni, debutta dal primo minuto in viola. Si vede che il passo non è dei migliori, ma sui piazzati fa sempre paura, suo il colpo di testa che spiana la strada a Martinez Quarta sull’1-1,
Cristiano Biraghi 6. Spinge sempre e comunque, e con il suo piede sinistro è obbligatorio. Mette sempre in mezzo cross invitantissimi.
Maxime Lopez 6. Non demerita nel ruolo di regista, con la manovra viola che si sviluppa in maniera abbastanza rapida e centrata. Un bel segnale in vista delle prossime partite.
Alfred Duncan 6. Il suo compito è perlopiù di fare legna in mezzo al campo, e in mezzo al campo riesce a destreggiarsi bene. Esce dopo un’ora perché c’è bisogno più di pensiero che di muscoli (Al 60′ Arthur 6. Fa il suo velocizzando la manovra.)
Jonathan Ikoné 6. Cerca di entrare spesso nel campo palla al piede, va vicino al gol in un’occasione quando viene anche toccato duro in area. Qualche buona giocata alternata a tanta fumosità, come quando avvia l’azione del rigore con un bel colpo di tacco. (Al 79′ Josip Brekalo SV)
Antonin Barak 6,5. Più un attaccante aggiunto che un trequartista. Si muove sempre senza palla riuscendo spesso a creare scompiglio nell’area belga. Un paio di volte va vicino al gol di testa. (Al 59′ Beltran 6,5. In Europa è un altro giocatore. Prova a entrare sempre nel vivo del gioco, imbeccando con un gran passaggio Kayode in occasione del rigore.)
Nico Gonzalez 7. Prova ad alzare il livello del suo gioco, sapendo che ha dei numeri in cui può deciderla sempre. Spinge i suoi con estrema caparbietà, freddissimo nel momento del rigore.
Christian Kouamé 5,5. Generoso più che pericoloso. Si muove tanto, pressa i difensori avversari come se non ci fosse un domani, ma i pericoli che arrivano dai suoi piedi sono pochi.
All. Vincenzo Italiano 6,5. La sua squadra è arrembante e sa che deve fare la partita, provandoci a ogni pié sospinto. Dopo aver rischiato nella prima frazione, nella seconda la sua squadra è volenterosa ottenendo un meritato successo.
GENK
Van Cronbrugge 7; Munoz 5, Cuesta 5,5, Sadick 5, Kayembe 5; Heynen 5,5, Galarza 6, Hrsovsky 6 (El Khannous SV); Paintstil 6, Arokodare 6 (Zeqiri 5,5), Fadera 5 (Al 42′ Baah 6,5). All. Vrancken 5,5.
Foto: LaPresse
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