La Roma trova la sesta vittoria nelle ultime otto partite e si propone per la lotta alla Champions League. I giallorossi ottengono il secondo successo della loro stagione in Serie A battendo il Sassuolo per 2-1; i padroni di casa passano in vantaggio con il gol di Matheus Henrique, ma si ritrovano in dieci nell’ultima mezz’ora per l’espulsione di Boloca. Gli ospiti spingono e trovano prima il pari con il rigore di Paulo Dybala per poi passare nel finale per l’autorete di Ruan sulla conclusione di Kristensen.
PAGELLE SASSUOLO-ROMA
SASSUOLO
Andrea Consigli 6,5. Due grandi parate nella sua partita: prodigiosa quella al 40′ su Dybala, graziato da Lukaku nel secondo tempo. Quasi arriva sul rigore dell’1-1, beffato da Ruan quando la Roma mette la freccia.
Jeremy Toljan 6. Spesso sollecitato da Spinazzola sulla sua zona di competenza, è sempre attento e preciso in chiusura. Con l’espulsione di Boloca viene chiamato a un superlavoro, ma non demerita.
Ruan 5,5. In coppia con Erlic riesce a mettere il più delle volte la museruola a Lukaku. In inferiorità numerica rimane comunque sul pezzo, ma ha la sfortuna di metterci il piede su un tiro senza troppe pretese di Kristensen.
Martin Erlic 5. Rovina una partita concreta e diligente concedendo il rigore dell’1-1 venendo mandato al bar da Kristensen. E da lì inizia la discesa agli inferi per il suo Sassuolo.
Matias Vina 5. Ha il dente avvelenato con la sua ex squadra, è preciso su ogni chiusura per più di un’ora. Poi inizia a girargli la testa, venendo messo in costante pressione da Kristensen. (All’89’ Marcus Pedersen SV)
Daniel Boloca 5. Rovina l’ennesima grande partita con l’espulsione che rimedia poco dopo l’ora di gioco. Dettata dalla foga, ma pur sempre un’entrataccia: rosso sacrosanto.
Matheus Henrique 6,5. Dionisi trema dopo 15 minuti dopo che prende una botta in mezzo al campo, ma si riprende e porta ordine ed inserimenti senza palla, da cui nasce anche il gol dell’1-0. Nonostante l’uomo in meno combatte come un leone.
Domenico Berardi 6. Anche quando non vuole, crea. Il caso dell’assist mezzo involontario per Matheus Henrique è emblematico. Ma quando ha la palla, tiene sempre in apprensione Spinazzola. Ammonito, salterà il match con il Cagliari. (All’89’ Samu Castillejo SV)
Kristian Thorstvedt 6 Chiamato più a un lavoro di raccordo che di offensiva quest’oggi, anche se la sua occasione se la costruisce comunque strozzando il pallone al 43′. (All’81’ Nedim Bajrami SV)
Armand Laurientè 6,5. Dopo un paio di partite un po’ in ombra, torna il motorino che abbiamo ammirato spesso lo scorso campionato. Impensierisce spesso Karsdorp e Kristiensen, che attaccano ben poco. Esce solo per il rosso a Boloca. (Al 64′ Uros Racic 5,5.: Prova a ricoprire lo stesso lavoro di Boloca e non lo fa nemmeno male, pensando all’uomo in meno. Sciupa l’occasione del pari nel finale.)
Andrea Pinamonti 5. Una partita difficile per il centravanti neroverde, con i centrali avversari che lo circondano. E di palloni ne vede davvero pochi. (All’81’ Gregoire Defrel SV)
All. Alessio Dionisi 6. La prepara bene, con il suo Sassuolo che per buoni tratti del primo tempo appare anche agevolmente padrone della partita. Il castello crolla però al 60′, con l’espulsione di Boloca, ma già nei primi minuti della seconda frazione l’aria era cambiata.
ROMA
Rui Patricio 6. Non può nulla sul gol di Matheus Henrique, frutto più della casualità e di una dormita di Mancini, reattivo sulla girata di Thorstvedt.
Gianluca Mancini 5,5. Pigro nel rialzare la linea in occasione del gol del Sassuolo. Nelle altre occasioni si fa trovare pronto nel prendersi cura di Pinamonti, ma la macchia rimane. (Al 68′ Lorenzo Pellegrini)
Diego Llorente 6,5. Sempre più irrinunciabile nella posizione di centrale difensivo. Annulla Pinamonti mettendogli costantemente la museruola. Cosa chiedere di più?
Evan Ndicka 6. Prova a partecipare anche alla manovra nella sua posizione di braccetto di sinistra. Anche perché il Sassuolo arriva poco nella sua zona di competenza.
Rick Karsdorp 5. La Roma non gioca molto sulla sua zona di competenza, anche perché è abbastanza timido sulla destra. Lo si ricorda soltanto per aver alzato la voce su una simulazione di Laurientè. (Al 46′ Rasmus Kristensen 7. Zitto zitto, cambia la partita. Parte piano, con l’uomo in più si butta più spesso in area: si procura il rigore del pari e causa anche l’autorete di Ruan. Per chi aveva dubbi sul suo arrivo in giallorosso, ecco la dimostrazione).
Bryan Cristante 6. Solito lavoro di sostanza in mezzo al campo, ma il dinamismo di Matheus Henrique e di Boloca gli provoca più di un grattacapo. Le cose si semplificano negli ultimi 30 minuti.
Leandro Paredes 6,5. Fa girare bene il pallone giocando a due tocchi. E in una di queste occasioni frutta anche l’episodio che svolta la partita, l’espulsione di Boloca. Forse la sua caviglia ne avrebbe risentito, però per tre punti…
Edoardo Bove 5,5. Vince il ballottaggio con Pellegrini e Aouar, ma è davvero poco coinvolto nella manovra, non trovando mai il giusto inserimento. Rimane negli spogliatoi all’intervallo. (Al 46′ Sardar Azmoun 6,5. Entra per dare più peso alla manovra, entra bene con tanto movimento e inizia a mettere dei granelli di sabbia nel sistema di gioco del Sassuolo. Usato da guastatore, funziona molto bene.)
Leonardo Spinazzola 5,5. La Roma cerca di andare spesso sulla sua fascia, ma quest’oggi l’esterno appare sempre impreciso nell’ultimo assalto. Appare un po’ in debito d’ossigeno. (Al 68′ Stephan El Shaarawy 6. Partecipa all’assalto giallorosso muovendosi molto senza il pallone)
Paulo Dybala 7. Si accende lui, si accende la Roma. La prima occasione nasce dal suo piede e il gol gli viene negato da Consigli, causa il rigore con un passaggio illuminante che poi concretizza con gran freddezza. (All’87’ Zeki Celik SV)
Romelu Lukaku 5. Un primo tempo difficile, venendo costretto a fare a sportellate con i centrali del Sassuolo. Al minuto 53 si divora un gol tutto solo avanti a Consigli, è l’unica vera chance che gli capita.
All. Josè Mourinho 6,5. La sua Roma fa acqua nel primo tempo, allora imbastisce una squadra più coraggiosa nella seconda frazione, con Azmoun mezzala di inserimento. Il tocco da Special One c’è sempre, azzeccando le due sostituzioni che cambiano i giochi.
Foto: LaPresse
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