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Europa League

II Milan può fare strada in Europa League? Dimensione ideale e avversarie non insormontabili. Pioli vuole vincerla…

Milan LaPresse

AC Milan. Fondazione: 13 dicembre 1899. Scudetti vinti: 19. Champions League all’attivo: 7. Coppe delle Coppe: 2. Coppe Intercontinentali/Mondiali per club: 4. Supercoppe europee: 5. Coppe UEFA/Europa League: zero. Ma come? Per un club così glorioso fa quasi scalpore pensare che, effettivamente, l’ex Coppa UEFA non sia mai finita nella bacheca rossonera.

Una chance persa che diventa una opportunità?

Talvolta il calcio chiude un portone, come recita il proverbio, ma lascia aperto una porticina. Ieri sera, infatti, la formazione allenata da mister Stefano Pioli è stata eliminata dalla Champions League 2023-2024 (non senza amaro in bocca dopo il successo in casa del Newcastle) ed è stata retrocessa in Europa League. Una manifestazione spesso snobbata (specialmente, come si è visto negli anni, dalle squadre di casa nostra) ma che nel caso di Leao e compagni potrebbe dare una doppia motivazione.

Gli obiettivi rossoneri

Come abbiamo letto nel palmares del club, infatti, manca solamente l’Europa League nella sua illustre bacheca. Già di per sé quindi si tratta di uno stimolo notevole. In secondo luogo, poi, il Milan può e deve affrontare questa coppa con la chiara intenzione di arrivare in fondo. Le rivali non mancheranno, certo, ma i rossoneri non devono temere nessuno, con la speranza di riportare in Italia un trofeo che manca ormai dal lontanissimo 1999, ovvero dai tempi del Parma di mister Alberto Malesani. Un’era geologica fa, calcisticamente parlando.

Le difficoltà di una Coppa poco “italiana”

Negli anni i tentativi di vincere la Coppa non sono mancati, dalla Finale dell’Inter nel 2020 (il successo, nemmeno a dirlo, fu del Siviglia), oppure dalla semifinale persa ai supplementari dalla Juventus proprio nella scorsa edizione. Ma a festeggiare sono sempre stati gli altri. Il Milan, quindi, dovrà affrontare l’Europa League con la consapevolezza di poterla vincere e, soprattutto, di non viverla come un “fastidio”. Giocare il giovedì sera è sempre complicato pensando poi alla Serie A, ma i rossoneri hanno una rosa ampia e potranno gestire le forze. Ovviamente, confidando che questa attuale messe di infortuni possa interrompersi. La classica “conditio sine qua non”.

Una rivale su tutte

Già, ma quali saranno le rivali più temibili per Pulisic e compagni? Iniziamo ovviamente dalla grande favorita: il Liverpool. La formazione allenata da Jurgen Klopp, inutile girarci attorno, è la grande candidata ad alzare il trofeo alla Dublin Arena della capitale irlandese, ma la lotta per vincere la Premier League nei mesi primaverili potrebbe togliere energie fisiche e mentali a Salah e company. Una speranza per tutti i rivali dei Reds.

Un lotto di avversarie non semplice

Dalla Champions League sono scese squadre pericolose come Galatasaray, Benfica, Feyenoord, Shakthar Donetsk e Braga, senza dimenticare le già presenti Sporting Lisbona, Olympique Marsiglia, Brighton, West Ham e Villareal. Capitolo a parte per il temibile Bayer Leverkusen di mister Xabi Alonso che sta dominando in ogni competizione cui prende parte e ovviamente, Atalanta e Roma. Come si può evincere il lotto delle avversarie è importante. Il Milan però sa che può puntare fino all’atto conclusivo. Azzerare gli infortuni, ritrovare la giusta chimica di squadra e affrontare la Coppa con la giusta mentalità. Questi sono i 3 cardini su cui dovranno puntare Stefano Pioli e i suoi ragazzi se vorranno riempire l’ultimo spazio rimasto nella bacheca rossonera…

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